Ampliamento Fincantieri di Riva Trigoso, Muzio: “Bene il protocollo d’intesa, no a sinistri trionfalismi”
“La firma del protocollo d’intesa tra Regione Liguria, Comune di Sestri Levante e Fincantieri per l’ampliamento dello stabilimento di Riva Trigoso e la realizzazione della viabilità alternativa per il traffico pesante rappresenta sicuramente un fatto positivo, sul quale però occorre un attento approfondimento, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di primaria importanza relativi alla tutela ambientale, alla difesa costiera e all’erosione del litorale. Mi paiono dunque fuori luogo i sinistri trionfalismi da campagna elettorale messi in campo nelle scorse ore da diversi esponenti del Partito Democratico”. È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Ambiente e Territorio.
“Ho posto per primo, nello scorso mese di luglio e poi ad ottobre con un’interrogazione in Consiglio regionale, il tema della necessità di costituire un tavolo di confronto finalizzato al monitoraggio del progetto di ampliamento e alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra gli enti coinvolti, con l’obiettivo di contemperare lo sviluppo di una realtà strategica quale Fincantieri, foriero di nuova occupazione che dovrà essere in gran parte destinata ai giovani del nostro territorio, con la tutela dell’ambiente”, prosegue Muzio.
“Si tratta ora, in particolare, di approfondire il tema della demolizione della platea sotto il pontile esistente, che allo stato attuale costituisce un rilevante ostacolo al fisiologico deflusso delle acque e del sedime verso il litorale di Renà e che è stata oggetto anche di un ordine del giorno votato da maggioranza e opposizione in Consiglio comunale a Sestri Levante nelle scorse settimane. Su questo occorre essere inflessibili, perché borgo Renà e Riva Trigoso esistevano ben prima di Fincantieri e la loro tutela viene prima di tutto, anche della stessa Fincantieri”, sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia.
“Ben venga dunque l’ampliamento di Fincantieri, ma nel rispetto delle condizioni ambientali. Occhio vigile, quindi, e guardia alta”, conclude.