Eccidio di Calvari, Muzio: “Grati per la testimonianza di libertà dei partigiani caduti alle Paie”
Questa mattina il consigliere segretario dell'Assemblea legislativa della Liguria Claudio Muzio ha partecipato alla commemorazione del tragico eccidio avvenuto 78 anni fa a Calvari, in val Fontanabuona.
La sera del 2 marzo 1945 otto partigiani della brigata "Berto" (Rinaldo Simonetti “Cucciolo”, Dino Bertetta “Ancora”, Dino Berisso “Sergio”, Domenico Lacopo “Scala”, Romeo Nassano “Guido”, Sergio Piombelli “Fiore”, Quinto Persico “Tigre”, Carlo Semide “Pippo”), un combattente della brigata "Coduri" (Cesare Talassano “Cé”) e un prigioniero politico (Paolo Motta “Nemo”) furono fucilati nel bosco delle Paie dopo un processo sommario concluso con una sentenza di morte, emessa a Chiavari da un sedicente tribunale di guerra della divisione "Monterosa" della Repubblica sociale italiana.
«Questa commemorazione annuale, a cui sono molto legato, è un’importante occasione per far memoria e non lasciar cadere nell’oblio il sacrificio dei partigiani che qui persero la vita, animati da un profondo bene per la propria gente vessata da anni di conflitto, lutti, tribolazioni e privazioni di ogni genere», ha detto Muzio al termine della cerimonia.
«Come ha osservato l’avvocato Luigi Ceffalo, membro dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani - ha proseguito - questi giovani scoprirono in montagna, alla scuola di Aldo Gastaldi, che "libertà, giustizia e democrazia possono essere parole non solo proclamate ma messe in pratica". A dimostrazione di ciò vi sono non soltanto le ultime lettere scritte da questi partigiani ai genitori e alle persone care, ma anche le parole da loro pronunciate in punto di morte, quando, dopo aver rifiutato l’invito di aderire alla RSI, tra il crepitio delle raffiche di mitra s’innalzò il grido di ‘Viva l’Italia’ e di ‘Viva Bisagno’».
«Dobbiamo essere grati a questi giovani, il cui sacrificio ha alimentato e alimenta nel profondo la nostra cultura della democrazia. E dobbiamo essere loro riconoscenti anche per la testimonianza concreta di libertà e per il coraggio che ne fu a fondamento. Per tutti questi motivi - ha concluso Muzio - Regione Liguria ricorda i caduti delle Paie con orgoglio e commozione».
Dopo la rituale deposizione delle corone è stata celebrata la Santa Messa in suffragio dei caduti nella Cappelletta delle Paie. È seguìto il saluto del vicesindaco di San Colombano Certenoli, Fabio Zavatteri, in rappresentanza del sindaco Carla Casella. Ha concluso la cerimonia l'orazione commemorativa di Stefania Venturino, membro del Comitato “Aldo Gastaldi – Bisagno”.
Il consigliere segretario Muzio, intervenuto in rappresentanza dell'Assemblea legislativa, era accompagnato dal Gonfalone della Regione Liguria.