Cimitero di Staglieno, deposta una corona davanti al monumento delle vittime delle foibe
Questa mattina, al cimitero di Staglieno, davanti al monumento in memoria delle genti giuliano dalmate, si è svolta una breve cerimonia in ricordo dei martiri delle foibe, alla presenza dell’assessore Mario Mascia e di Fabio Nardi, presidente dell’associazione genovese ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia).
Davanti al cippo in memoria delle vittime, all’ingresso del cimitero di Staglieno, il Comune di Genova ha deposto una corona di alloro.
“Il sindaco Bucci mi ha delegato a partecipare a questa cerimonia in rappresentanza del Comune di Genova. Quella delle vittime delle foibe nel secondo dopoguerra è una ferita che ancora fatica a rimarginarsi - ha detto l’assessore Mario Mascia - basti solo pensare che, nonostante sia stato istituito il Giorno del ricordo, la ricorrenza ogni 10 febbraio è ancora oggetto di tante, troppe controversie. Controversie però che possono essere superate, attraverso la conoscenza, la riflessione e la trasmissione del ricordo di quegli eventi che hanno visto vittime tanti italiani e che ha toccato anche il territorio genovese. L'amministrazione comunale si impegna a fare sì che questa brutta pagina della storia non vada strappata o gettata nell'oblio ma anzi ogni anno sia riletta, meditata e tenuta bene a mente dalla comunità genovese”. L’assessore nel suo intervento ha ribadito come sia importante fare memoria della storia tutti i giorni superando le divisioni ideologiche del passato: “Il Giorno del Ricordo rappresenta un momento di approfondimento per il presente e per il futuro- ha continuato Mascia- Abbiamo il dovere di ricordare chi, gettato nelle foibe solo perché italiano, pagò con la vita e dobbiamo ripercorrere nel ricordo l’esodo e la tragedia di centinaia di migliaia di italiani cacciati dalle proprie terre. Un insegnamento fondamentale da trasmettere alle future generazioni”.
“Ringrazio il Comune per questa cerimonia - ha concluso il presidente di ANVGD Fabio Nardi - a testimonianza di quanto la comunità genovese sia vicina e partecipe al Giorno del Ricordo, istituito nel 2004, dopo un lungo periodo di silenzio. Questo ci permette oggi di continuare nella nostra opera di approfondimento storico e di ricerca della verità. Un ricordo va alle vittime delle foibe che hanno sofferto questa ingiusta fine e un richiamo va fatto ad una parte di storia italiana, che per anni non abbiamo voluto riconoscere e di cui adesso riprendiamo possesso. Noi continueremo la nostra opera di sensibilizzazione per portare alla luce i fatti, senza più nessun pregiudizio di tipo politico”.