Crescono le prenotazioni di vaccini anti Covid, Toti e Gratarola: “I liguri hanno imparato come ci si protegge dal virus”
Ha ripreso a crescere il numero delle prenotazioni di vaccini anti Covid in Liguria nei primi giorni del 2023. Dopo che per tutto il mese di dicembre si è assistito a un progressivo calo con una media giornaliera di vaccini somministrati negli hub della Liguria che si è attestata intorno alle 900 dosi, dall’ultima settimana di dicembre e nella prima di gennaio del nuovo anno, i numeri sono tornati a crescere: in particolare sono state effettuate 1.221 prenotazioni lunedì 2 gennaio, dato giornaliero che non veniva raggiunto da circa un mese, e nei primi giorni del 2023 sono state effettuate in media circa 1000 prenotazioni al giorno.
“La ripresa delle prenotazioni dei vaccini – hanno affermato Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria, e Angelo Gratarola, assessore regionale alla sanità – è un segnale molto positivo. Pensiamo sia il frutto della spinta arrivata dalla campagna regionale per incentivare le prenotazioni durante il periodo delle festività, ma anche delle notizie che arrivano dalla Cina, dove la popolazione non è sufficientemente protetta e vaccinata e gli effetti del Covid stanno creando pesanti conseguenze. In Italia e in Liguria abbiamo imparato a difenderci dal virus, siamo certi che continueremo a farlo anche in vista di prossime possibili ondate”.
“Il quadro epidemiologico attuale – spiega Filippo Ansaldi Direttore Generale di Alisa – mostra un calo di tutti i principali indicatori legati alla diffusione del Covid: la curva dell’incidenza è in discesa da circa un mese, ma anche i numeri relativi alla pressione ospedaliera sono confortanti da almeno tre settimane: in questi primi giorni del 2023 ci attestiamo intorno ai 30 nuovi positivi ricoverati nei nostri ospedali, quando a metà dicembre avevamo superato valori doppi rispetto a quelli attuali. Il quadro in miglioramento non deve indurre ad abbassare la guardia: vaccinarsi resta il modo più efficace per difendersi dal virus e soprattutto dalle forme più gravi. Ed è opportuno che lo facciano soprattutto gli anziani e le persone fragili”.
I dati di questo sabato parlano di 9561 positivi, 70 in meno rispetto a ieri mentre è sostanzialmente invariato il numero di ospedalizzati e in terapia intensiva. Si tratta di 323 ospedalizzati (uno in più rispetto ieri) ma con soli 8 pazienti in terapia intensiva (uno in meno rispetto a ieri).