Dimmi che cucciolo hai e ti dirò chi sei
Non sapremo mai quando e perché un uomo preistorico accarezzò per la prima volta la testina accattivante di un cucciolo, che rispose a quel gesto istintivo dimenando la coda! Sappiamo però che oggi, solo in Italia, vivono in famiglia più di otto milioni di gatti e più di sei milioni di cani che ci regalano emozioni. Quale è il reale significato di questi numeri e di questa passione, che non deve trasformarsi in una fissazione?
L’amore per gli animali rappresenta la nostalgia della nostra spontaneità e dei nostri impulsi repressi e nel rapporto con loro cerchiamo di recuperare un po’ della nostra infanzia perduta. In altre parole ciascuno di noi, a seconda della propria storia, ricercherà, o strumentalizzerà, la presenza e la compagnia di uno specifico animale e non di un altro. Non siete sicuri che esista un preciso e fortissimo rapporto cuccioli-padroni?
Ho riguardato foto di persone famose immortalate con i loro cani e ho notato molte analogie. Ne ho vista una di Heidi Klum mentre bacia teneramente il suo adorato Jack Russel e devo dirvi che anche i cani hanno un proprio linguaggio del corpo: nella foto la mimica facciale del cucciolo è molto espressiva, gli occhi semichiusi, le orecchie abbassate, il collo ripiegato in avanti e le zampe anteriori flesse sono indice di sottomissione e affetto. Infatti un cane in un momento felice non scoprirà certo i denti! Heidi Klum ha scelto un cane di moda, creato da pochi decenni dal frutto di fortunati incroci. Proprio come sceglie i suoi abiti.
Perché invece alcune persone, come Jane Fonda, preferiscono i gatti ai cani, anche se molte persone amano entrambi? Jane non è la sola Star a preferire i gatti ma è in compagnia di personaggi famosi come Jennifer Lopez e Martin Scorsese solo per citarne alcuni.
Avete mai pensato al fatto che il gatto è un animale solitario, che non si aggrega agli altri esemplari della sua specie? I maschi e le femmine si incontrano per l’accoppiamento, poi la femmina se ne va per conto suo, partorisce i cuccioli e li alleva. Il gatto tuttavia, ha un temperamento affettuoso, accattivante, carezzevole e non avendo l’istinto del branco non esige una rassicurazione costante, ed è raro che soffra di ansia di separazione! Jane e il suo gatto appaiono infatti splendidamente autonomi e molto fieri. Nella foto che ho visto sono tutti e due con la testa alta, il collo ben disteso e gli occhi spalancati, forse dal lifting. Che sia stato il risultato delle numerose esperienze matrimoniali ad aver fatto decidere Jane per un rapporto più distaccato con il suo piccolo, nuovo compagno di vita?
Il Labrador, animale preferito invece da Vittoria di Svezia, è un cane molto intelligente, adatto sia alla vita di città che di campagna. Si adegua infatti a qualsiasi situazione ma ha bisogno di trascorrere la maggior parte delle sue giornate in compagnia del padrone. Detesta la solitudine e deve essere portato in passeggiata più volte al giorno per poter sfogare la sua naturale vitalità! Ottima scelta per Vittoria che dimostra non solo di possedere un carattere aperto e sincero ma anche di desiderare di mantenere i suoi spazi privati.
Fino a qualche anno fa nessuno si sarebbe sognato di occuparsi di disturbi comportamentali dei cani, quali l’ansia o la sindrome da iper-aggressività. Oggi sappiamo che questi problemi sono dovuti solo in parte alla genetica ma in maggiore misura al rapporto con il padrone e la cura dei comportamenti anomali è divenuta uno degli argomenti più interessanti della medicina veterinaria. La visita comprende l’osservazione clinica del cane e del suo padrone, una diagnosi ed una rieducazione comportamentale a volte anche con l’ausilio di farmaci, proprio come succede per tutti noi. Esistono infatti molte corrispondenze fra i problemi comportamentali espressi dal cane e gli equivalenti disturbi manifestati dall’uomo e le somiglianze sono sorprendenti!
E chi adotta un cane o un gatto abbandonato? È una persona che sceglie solo di fare una buona azione e non considera se il cane o il gatto è bello, giovane, chiaro o scuro, grande o piccolo ma sceglie semplicemente di avere un amico.
Susy De Martini
Docente di Psicologia Medica