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Morte in ambulanza, la stoccata di Anzalone all’assessore alla Sanità: “Imbarazzante il suo silenzio”

Stefano Anzalone -Angelo Gratarola

“A pochi giorni dal Natale, la cronaca genovese ci regala un caso drammaticamente inquietante di malasanità che sfocia nel peggior esito possibile: la morte del paziente!”. Così si legge in una nota del consigliere regionale Stefano Anzalone (Gruppo Misto).

“Parliamo di un uomo di 65 anni – prosegue la nota - che dopo aver chiesto aiuto al nosocomio di Voltri perché positivo al Covid si è trovato lì relegato in attesa di un posto letto arrivato solo a sera da parte dell'ospedale Galliera. L'ospedale Evangelico non era "titolato" ad accogliere i pazienti soggetti al Covid ed il semplice trasferimento ad una struttura idonea a tal patologia ha comportato un'odissea di un giorno culminata con la morte in ambulanza del malcapitato”.

“Non si tratta di essere giustizialisti da social (su quello c'è la Magistratura che farà il proprio lavoro) – aggiunge Anzalone - ma di evidenziare che dinnanzi a mirabilanti progetti ospedalieri e piani di accorpamenti spacciati come funzionali non si è in grado di prendere adeguate contromisure dinnanzi ad una patologia mondiale che conosciamo ed abbiamo combattuto nelle note modalità”.

“Risulta imbarazzante, infine, il silenzio dell'assessore Regionale alla Sanità Angelo Gratarola da cui ci si aspettava non un'immediata risoluzione del problema ma nell'immediato almeno alcune parole di misericordia per una morte che fa male a tutti. L’auspicio o meglio l'invito che gli rivolgiamo è quello che dia luogo a severi approfondimenti sull'accaduto finalizzati a comprendere il perché di tale accadimento ed a eliminare la vulnerabilità di questa catena gestionale della Sanità che si è dimostrata purtroppo letale”, conclude il consigliere regionale.

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