Inaugurato l’anno accademico, assessore Ferro: “L’ateneo genovese si conferma attrattivo anche all’estero”
L’assessore alla Scuola e Università Simona Ferro ha rappresentato questa mattina Regione Liguria in occasione dell’apertura dell’anno accademico tenutasi all’Albergo dei Poveri in piazzale Brignole. Durante il suo intervento l’assessore ha confermato come il dato tendenziale dei nuovi iscritti sia in linea con i numeri dell’anno precedente: “L’Università di Genova si conferma attrattiva anche all’estero; sono infatti numerose le domande d’iscrizione provenienti da studenti stranieri”.
L’anno accademico 2022/2023 è il primo che dopo i due precedenti, contrassegnati dalla pandemia e dal conseguente utilizzo della didattica a distanza, vede il pieno ritorno degli studenti in presenza. L’impegno di Regione Liguria si esprime fattivamente attraverso Aliseo che gestisce 18 residenze universitarie a Genova e una a Savona per un totale di oltre mille posti letto e offre dieci punti di ristorazione per gli studenti in tutta la regione.
Inoltre Aliseo, attraverso un apposito bando di concorso, eroga più di 3.500 borse di studio universitarie agli studenti che presentano determinati requisiti di reddito e di merito.
La graduatoria dei beneficiari di borsa di studio per l’anno accademico 2022/2023, pubblicata in questi giorni, prevede ben 3.519 vincitori di borsa di cui 1.594 fuori sede richiedenti alloggio, a ulteriore conferma dell’attrattività dell’Università degli studi di Genova.
Tutti i vincitori di borsa hanno diritto a un pasto giornaliero gratuito e coloro che risultano fuori sede anche a un posto alloggio presso le residenze universitarie di Aliseo o in alternativa a un contributo per l’affitto.
“I giovani, gli studenti sono stati tra i più colpiti dal covid-19 perché la loro attività formativa, soprattutto per ciò che concerne le relazioni sociali, è stata in qualche modo ridotta - aggiunge l’assessore Ferro - oggi auspichiamo che sia un nuovo giorno anche se vanno sottolineati gli sforzi tecnologici fatti che hanno permesso di non svilire il livello della didattica”.