Elezioni a Genova, Carpi: “Se mi fossi candidato in una coalizione, sarei stato eletto”
“Una cosa è chiara, se io mi fossi candidato con qualunque partito in appoggio sia a Bucci che a Dello Strologo sarei con i miei circa 500 voti personali entrato in Consiglio comunale a Genova con valide prospettive di un assessorato, ma la mia famiglia mi ha insegnato la serietà e la coerenza che io ho sempre dimostrato lungo quasi 40 anni di vita vissuta”. Ha dirlo è Carlo Carpi, candidato a sindaco con la sua lista ‘Insieme per Genova’.
“Sono sempre stato riluttante - prosegue Carpi - alla prostituzione intellettuale, cosa che oggi va molto di moda a maggior ragione in ambito istituzionale. Solo Bucci, (o meglio Toti che lo manovra) poteva dare spazio a Renzi (che non era riuscito con la sua Italia Viva a entrare in Consiglio regionale) e regalargli un prossimo assessorato sbilanciando quindi l'equilibrio complessivo del Comune a sinistra”.
“La Lega ha dimostrato di avere una classe dirigente a livello regionale di scarsissimo livello che ha dimostrato di essere passata dal 3% al 22% per poi sprofondare al 7% attuale solo in funzione di un'onda lunga nazionale di protesta facendosi scalzare in maniera evidente da Toti dalla egemonia politica sia in Regione che in Comune. Infine non è stato evidenziato come siano stati annullati quasi ben 6.000 voti: una enormità che da sola vale un posto in Consiglio comunale”.
“È chiaro che pago lo scotto di non avere alle spalle una struttura professionistica e da civico una oggettiva impossibilità a pianificare seriamente una campagna elettorale per tutte le limitazioni Covid ancora in essere all'inizio della raccolta delle firme dei sottoscrittori della lista. Abbiamo dimostrato di essere persone fattive, questi 500 voti devono rappresentare fermo punto di partenza per un futuro prossimo di fattivo impegno politico. Ringrazio tutti i miei Candidati per il supporto e la disponibilità mostrate e tutti gli Elettori che mi hanno votato!”, conclude Carpi.