Funivie Forte Begato ed Erzelli, Bettanini (Vince Genova): “L’Ocse rilancia il tema dell'elettrico e delle linee del cielo”
“Il tema delle ‘linee del cielo’ - dice Antonio Bettanini, candidato al Consiglio comunale nella lista Vince Genova e attualmente consigliere per le relazioni e la comunicazione istituzionale presso il Consiglio di Stato e l’Accademia di Brera - e dell'elettrico è rilanciato con forza dall'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), in funzione di un'economia della sostenibilità. Presto, a Parigi, una cabinovia interconnessa a una linea di autobus elettrici collegherà la periferia sud con il centro in 17 minuti. A maggior ragione Genova, può e deve sfruttare il trasporto pubblico elettrico verticale e le ‘linee del cielo’ per decongestionare la viabilità, collegare la città bassa ai quartieri collinari, riscoprire e aprire al turismo punti di vista della sua storia: un modo per abbattere traffico ed emissioni, in sinergia con il trasporto verticale storico costituito da funicolari, cremagliere e ascensori”.
“Genova diventa così città - prosegue Bettanini - sempre più ecosostenibile, consolidando il proprio posizionamento in una rinnovata chiave di turismo sostenibile, amico del paesaggio e della valorizzazione di aree e percorsi da raggiungere a piedi o in bici per una riscoperta della natura. Erzelli per l'Università e la funivia Lagaccio-Forti al centro di tante comprensibili discussioni in questi giorni, prefigurano una città da un lato meno congestionata, dall'altra pronta a moltiplicare i numeri dei suoi visitatori. Una prospettiva che la nostra psicologia abituata all'isolamento fa fatica a considerare”.
“Quella dei forti può essere un'occasione straordinaria da cogliere - conclude Bettanini - per la valorizzazione della loro cintura e per lo stesso Lagaccio, i cui abitanti hanno il diritto di essere coinvolti, a pieno titolo, nel dibattito propedeutico alla presentazione del progetto in un contesto che lasci alle spalle il nervosismo elettorale ed i professionisti del no”.