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Regione Liguria, via libera a misure straordinarie per 9,5 mln euro per Rsa anziani e disabili

Giovanni Toti

Via libera della Giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti, al riconoscimento di misure straordinarie per circa 9,5 milioni di euro complessivi (9.452.923 euro) per gli enti privati accreditati con il sistema sanitario regionale che erogano servizi sociosanitari extraospedalieri rivolti alle persone disabili e anziane.

“Riteniamo che si tratti di un riconoscimento importante - afferma il presidente Toti - frutto del percorso di confronto con gli enti gestori, di cui abbiamo accolto le richieste. Quelli che speriamo di esserci definitivamente lasciati alle spalle, grazie soprattutto alla campagna vaccinale, sono stati due anni durissimi di pandemia che hanno inciso pesantemente non solo sui nostri ospedali e sulla medicina territoriale ma anche sulle Rsa, in termini di rallentamento del turn over e di maggiori costi gestionali. Basti pensare alla necessità di prevedere aree apposite per l’isolamento degli ospiti positivi al Covid o per i nuovi ingressi e a tutte le altre misure che queste strutture hanno dovuto adottare per limitare il più possibile la diffusione del contagio e, quindi, tutelare la salute dei nostri familiari anziani o con patologie psichiatriche. Questo percorso di supporto alle nostre Rsa è iniziato già nel 2021 e proseguirà anche in futuro”.

In particolare, la delibera approvata oggi prevede l’annullamento della disposizione regionale che prevedeva una decurtazione del 30% della tariffa giornaliera per i pazienti psichiatrici e disabili inseriti in una struttura sociosanitaria, per i quali le condizioni cliniche al raggiungimento del 65esimo anno di età venivano assimilate a seguito di una visita medica a quelle geriatriche tipiche dell’invecchiamento. In questo modo la tariffa giornaliera riconosciuta alla struttura per questi pazienti rimane invariata anche dopo il compimento dei 65 anni.

Viene inoltre disapplicata la regressione tariffaria, riconoscendo alle aziende la produzione piena (il 100% delle prestazioni previste dal convenzionamento) senza alcun meccanismo di ‘scontistica’ anticipata rispetto al valore del budget concordato.

Secondo quanto previsto dalla delibera, viene poi riconosciuta agli enti gestori un incremento del 2,7% della produzione erogata nel 2021 per l’area anziani.

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