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Tagli Amt, Pirondini: “Bucci preferisce spendere soldi per bandierine anziché per garantire corse scolastiche”

Luca Pirondini, capogruppo M5S a palazzo Tursi

“AMT ha tagliato 182 corse e oltre 10 pullman turistici che da gennaio 2021, per rispondere all’emergenza pandemica, servivano soprattutto ai ragazzi per andare a scuola, evitando così i ben noti affollamenti. I tagli riguardano inoltre alcune linee storiche ritenute fondamentali per la mobilità cittadina da e verso il centro cittadino”. Lo dichiara il capogruppo comunale del M5S Luca Pirondini, argomentando l’interrogazione discussa oggi in aula.

“Parliamo ad esempio della linea 1 - spiega Pirondini - che da Voltri porta al centro della città, passando e servendo di conseguenza tutto il ponente: è passato da 256 a 247 corse. Un'altra linea strategica per il nostro trasporto pubblico, cioè il 18 che da Sampierdarena collega il centro città passando anche per l'ospedale San Martino, passa a sua volta da 247 a 224 corse. E ancora: avremo non pochi disagi in bassa Val Bisagno, dove l’82 viene depauperato passando da 202 a 194 corse e dove i cittadini continuano ad avere problemi con il 47; e continuiamo a registrare disagi nel levante cittadino, dove il 15 è sì stato interessato da un aumento di 10 corse ma è stato di contro devastato dalla ZTL contestata dai cittadini a Nervi. Al netto dei tagli, che impoveriscono via via il servizio nella sua complessità, abbiamo chiesto all’assessore competente perché il Comune non abbia almeno supplito ai tagli che colpiscono gli studenti con proprie risorse, intervenendo economicamente per garantire il servizio almeno fino alla fine del periodo scolastico”. 

“Come da copione ben collaudato, l’assessore non ha risposto nel merito, chiamando addirittura in causa scelte analoghe operate in altre città, come Milano. Ma noi siamo a Genova e le risposte devono essere date ai genovesi che quotidianamente devono fare i conti con problemi genovesi.

È stato stimato che per garantire il servizio fino a giugno sarebbe stata necessaria un’integrazione pari a 300.000 euro circa. La stessa cifra, per intenderci, che è stata destinata per riempire la città di bandierine di San Giorgio. Belle per carità, ma crediamo che sarebbe stato indiscutibilmente più opportuno destinare quei soldi alla mobilità, aiutando contestualmente un’azienda in difficoltà economica. Ricordiamo infatti che AMT paga la scelta di rendere gratuito il servizio in metro e negli ascensori in alcune fasce orarie. Scelta dettata per puri fini elettorali”, conclude il capogruppo pentastellato.

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