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Tagli alle corse collinari Amt, Lodi (PD): “Finita l’emergenza nessuna vera politica di trasporto pubblico”

Cristina Lodi

 

“Nel silenzio totale e nel disinteresse per quella che è la vita quotidiana dei cittadini, la giunta comunale da domani, lunedì 4 aprile, giorno in cui termina l’emergenza e si torna al massimo della capienza sui mezzi pubblici, taglia 182 corse con un nuovo orario e va verso il taglio di 20 turni dei propri dipendenti. Tagli di corse che interesseranno soprattutto il ponente, l’ospedale San Martino, Sampierdarena, Marassi, San Fruttuoso e in generale i quartieri collinari e riduzioni di corse a linee importanti come il 18 e l'1. E lo apprendiamo grazie all'Associazione Utenti del Trasporto Pubblico, non dall'assessore Campora o da un comunicato del sindaco”. Così si esprime Cristina Lodi, consigliera comunale del Partito Democratico, in merito ai tagli delle corse giornaliere di diverse linee del trasporto pubblico a Genova.

“Certo - prosegue la consigliera -, l’amministrazione Bucci prima della grande tragedia del crollo del Ponte Morandi prevedeva di tagliare 40 turni, poi con i fondi straordinari del governo è riuscita a tenere tutte le corse; ma un’amministrazione seria programma, chiede più soldi al Governo affinché implementi il Fondo Nazionale fermo dal 2010, denuncia un anno prima che servono più risorse pena l'agonia del sistema di trasporto pubblico, e invece fa finta di interessarsi a questi temi, offrendo una parzialissima gratuità del trasporto. Eppure, i cittadini e le cittadine pagano l'abbonamento. Verranno risarciti?”.

“Il risultato della politica comunale sul trasporto pubblico cittadino - aggiunge Lodi - è che da domani la popolazione delle zone collinari probabilmente avrà meno autobus su cui viaggiare e quindi meno possibilità di usare i mezzi pubblici. È evidente che non sostenere di fatto, a parte i proclami, il trasporto pubblico vuol dire non sostenere uno sviluppo di una città in termini di sostenibilità ambientale, sociale e culturale, la città che noi vogliamo per il nostro bene. Facendo un rapido calcolo, dall'inizio dell'orario estivo il risparmio cuberebbe circa duecentomila euro, cifra con le quali il sindaco Bucci ha comprato tante bandiere: forse non era il caso di investire per il mantenimento delle corse da domani tolte?”

“E questo è il pareggio di quella che è una politica che già da anni conosciamo tutti, che costringe i cittadini ad arrangiarsi con mezzi propri incentivandone l'acquisto in attesa della realizzazione delle miriadi di promesse, anche queste spesso non rispondenti alle esigenze delle cittadine e dei cittadini. La mancanza di programmazione si scontra con l'intenzione dell'idea del momento. Il trasporto deve essere implementato per permettere un trasporto certo, veloce e sostenibile. Il resto è fantasia. Riguardo questi temi chiederò una commissione consiliare per avere delucidazioni, anche se ormai la decisione è stata presa”, conclude la consigliera comunale.

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