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Aspi, Crucioli: “Una vicenda scandalosa va verso il patteggiamento”

Mattia Crucioli

Autostrade per l’Italia si avvia a chiudere la vicenda penale del ponte Morandi - il disastro del 14 agosto 2018 in cui persero la vita 43 persone - con un patteggiamento da circa 30 milioni di euro; una richiesta di Aspi che ha ottenuto il consenso dalla Procura di Genova e che ora aspetta il sì definitivo del gup, il giudice dell’udienza preliminare.

“Con il patteggiamento si concluderà una delle più scandalose e tragiche vicende della nostra repubblica - denuncia il senatore Mattia Crucioli, candidato sindaco alle elezioni amministrative di Genova per “Uniti per la Costituzione” - La società responsabile del crollo del ponte Morandi, della morte di 43 persone e di danni incalcolabili per Genova e per il Paese intero se la caverà con una sanzione irrisoria e, anzi, i suoi soci (con i Benetton in testa) venderanno le quote allo Stato realizzando ulteriori miliardi di profitto”. 

Indelebili, secondo il senatore Crucioli, le responsabilità politiche sia a livello nazionale sia locale: “A livello nazionale dei partiti e dei parlamentari che sostengono questo governo che ha orchestrato la transazione con Aspi; a livello locale, le responsabilità più gravi sono del sindaco Bucci e del presidente della Regione Toti, che hanno accettato la promessa di "pochi spiccioli" di indennizzo invece di pretendere la condanna di Aspi al risarcimento integrale di tutti i danni causati alle comunità che rappresentano”.

Secondo il senatore Crucioli “l’attuale sindaco Bucci ha omesso di calcolare i danni patiti da Genova e dai suoi cittadini, pur trattandosi di un passaggio essenziale per poter trattare seriamente con Aspi. Se l'avesse fatto, avrebbe risposto alla mia formale istanza volta a conoscere tale aspetto, che invece non ha ancora trovato risposta”.

Responsabili, secondo Mattia Crucioli, anche le opposizioni in Comune e Regione: “I rappresentanti regionali e comunali di Pd e M5s non hanno detto nulla su questo scandaloso epilogo perché i loro partiti, a livello nazionale, sono assolutamente coinvolti avendo sostenuto ed approvato la trattativa Stato - Autostrade. Centrodestra e centrosinistra sono rappresentanti dei medesimi interessi e mai come oggi, a seguito del tradimento del M5s, è necessario rompere il loro finto dualismo”.

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