Studentessa russa presa di mira, Medusei: “No a gesti di intolleranza verso chi vive qui da anni”
Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei interviene sulla sua pagina Facebook sul caso della studentessa russa che sarebbe stata presa di mira da alcuni compagni di scuola in un istituto della Val di Magra e invita ad una riflessione sulla situazione.
“Accogliere chi scappa dalle bombe e lavorare ogni giorno per la pace oggi è un dovere morale per tutti. Ma ciò non può giustificare - ha dichiarato Medusei in un post - gesti di intolleranza verso cittadini e bambini di origini russe che vivono qui da anni e che non hanno colpe per questa assurda guerra e invasione. Come l’episodio in una scuola della Val di Magra, dove una studentessa sarebbe stata presa di mira dai compagni con parole offensive per le sue origini russe, tanto da costringere i genitori a chiedere l’intervento dell’istituto”.
“Dev’essere chiaro a tutti: condannare la guerra non significa discriminare la popolazione russa che vive nella nostra provincia e regione. Serve unità tra le comunità che vivono qui, non divisioni. Tocca a noi adulti spiegare ai nostri figli, e non è facile, ciò che sta accadendo”, conclude il presidente del Consiglio regionale.