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Crollo Morandi, Murolo (FdI): “Sono passati 3 anni e mezzo, ma la magistratura ancora non si esprime”

Giuseppe Murolo

“Nel dicembre 2021 l’ultima udienza sulla tragedia del Ponte Morandi prima dell’interruzione ‘utile’ alla decisione sulla ricusazione del giudice. La vicenda giudiziaria è iniziata nell’ottobre del 2018 ed oggi si veste di oblio e conseguente sdegno per chi non possa dimenticare”. Così Giuseppe Murolo, coordinatore regionale Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia.

“Vite spezzate e altre segnate - prosegue Murolo - per cui è stato chiesto un risarcimento cui Autostrade si è opposto e non trova ancora oggi una risposta netta dei giudici, che ancora potrebbero avvallare la difesa dell’azienda e negare il riconoscimento, oltre che economico, di una colpa oggettiva. Tra pochi giorni la Cassazione si pronuncerà sulla ricusazione chiesta da alcuni legali di ex dirigenti di Autostrade e Spea Engineering, ma è emblematico come la magistratura e le più alte istituzioni stiano evitando di giungere alla fine di un processo divenuto calvario e che crea, anche in chi non sia direttamente coinvolto, sdegno e rabbia”. Murolo mostra così la propria vicinanza alle famiglie prendendo distacco da quella magistratura “che solo in Italia impiega anni a compiere giustizia anche su reati e responsabilità palesi!”

“Credo - dice Murolo - sia una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti delle persone e del loro dolore. Cosa che ormai sembra accadere regolarmente nella maggior parte di questi processi, che vorremmo non dover commentare, ma che oltretutto vivono iter legali annosi e spesso indegni di una società civile. Oltre alla strage del Ponte Morandi, penso per esempio al disastro di Viareggio. Sotto accusa 59 dirigenti e tecnici per cui si parla di omicidio stradale plurimo, falso e disastro e che attendono: sembra ci si preoccupi di tutelare e salvaguardare le esistenze dei potenziali rei, gli interessi economici e le grandi potenze coinvolte piuttosto che le vite di chi abbia subito perdite inquantificabili. Mi chiedo, tutta la Magistratura è complice, o solo chi segua il processo inadeguato?”.

Ancora il meloniano: “Non resta che aspettare l’udienza preliminare del 28 gennaio: il giudice ha accolto le istanze degli avvocati difensori per il rinvio del processo del 28 dicembre in attesa della pronuncia della Corte di Cassazione sulla ricusazione. La risposta arriverà il 21 gennaio, la stessa, si spera, che i magistrati della Corte d’Appello di Genova già diedero il 5 novembre scorso, rigettando l’istanza. Speriamo la calendarizzazione delle udienze sia finalmente rapida e la fase dibattimentale possa cominciare al più presto rendendo giustizia e non insabbiando il tutto. Il mio pensiero va oggi, come ogni giorno, a chi abbia perso un familiare, un amico, un compagno… ma non basta commemorare le vittime il 14 agosto di ogni anno o ricordarle solo quando si sia vicini ad un’udienza: dobbiamo aiutare e sostenere l’avvio e la risoluzione di un processo veloce”.

“Qualcosa è stato fatto: un disegno di legge è stato presentato alla Commissione Ambiente e Trasporti della Camera nell’agosto 2020, a ridosso dell’anniversario dell’evento ed a favore del sostegno di vittime di eventi tragici come quelle del Ponte Morandi. Prime firmatarie Raffaella Paita e Alessia Rota, del PD. Un fiore non si nega a nessuno, ma dopo quest’atto dovuto e d’immagine, serve concretezza. Non è più tempo per belle idee, proposte e parole. Che la politica dia l’esempio”, conclude con un sorriso amareggiato Murolo.

In questi giorni Murolo si è attivato per prendere contatto con i rappresentanti di FDI alla commissione ambiente, Butti (vicepresidente) e Foti e alla commissione trasporti, Rotelli e Silvestroni, per portare avanti il disegno di legge.

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