Treni, Berrino: “Da gennaio aumenti inferiori al contratto di servizio a fronte di nuovo materiale rotabile”
“Come previsto, fino ad oggi in Liguria non c’è stato nessun aumento dei biglietti dei treni regionali. L’incremento delle tariffe, sulla base del contratto di servizio, doveva scattare nel 2019 ed essere pari al 2% e a inizio 2021 per il 7%, come Giunta abbiamo invece deciso di bloccarli, tenendo conto della crisi economica innescata dalla pandemia. Adesso con il 1° gennaio si ripartirà con un aumento del 6,5% medio, cioè il 5% sugli abbonamenti e l’8% sulle corse semplici”. Lo comunica l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino.
“Sia l’aumento previsto dal contratto di servizio nel 2019, sia quello del 2021 sono stati sospesi – spiega l’assessore Berrino – A questo punto abbiamo deliberato che a partire dal 1° gennaio vengano applicati aumenti del 5% sugli abbonamenti e dell’8% sulle linee regionali. Un incremento previsto in concomitanza con gli investimenti decisi attraverso il contratto di servizio. Ad oggi sono infatti arrivati in Liguria, secondo il programma, 31 nuovi convogli (11 Rock, 15 Pop e 5 Jazz) che vanno a sostituire quelli vecchi. L’arrivo di nuovi mezzi proseguirà anche nel 2022 con 8 nuovi convogli e porterà a una sostituzione di materiale rotabile molto consistente in grado di ridurre, alla fine del 2023, l’età media del parco rotabile circolante in Liguria a circa 4,8 anni, a fronte di un’età di 27 anni, a inizio 2018”.
“Bisogna inoltre sottolineare - conclude Berrino - che, per quanto riguarda gli aumenti, sono stati molto inferiori rispetto a quanto previsto e ai sette anni precedenti, con un minore incremento di oltre il 50% sui biglietti e di oltre il 70% sugli abbonamenti”.