Culle per la vita e parto in anonimato, Regione Liguria promuoverà campagne informative
Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza (voto contrario dell’opposizione) la mozione presentata dal capogruppo di Forza Italia, Claudio Muzio, che impegna la Giunta Toti a porre in essere, nel quadro delle azioni di sostegno alla maternità e alle donne in gravidanza che si trovino in situazione di difficoltà economica, psicologica o sociale, un’adeguata campagna informativa in merito alla possibilità del parto in anonimato garantita dalla legge e alla presenza delle “culle per la vita” sul territorio ligure.
“Avevo depositato questa mozione ad aprile – spiega Muzio – e quindi tre mesi prima che una neonata, la piccola Anna, fosse lasciata dalla madre nella culla presente presso l’ospedale Villa Scassi di Genova. Un fatto che ha confermato quanto sia necessario promuovere e valorizzare questo importante strumento, che consente di salvare vite che altrimenti sarebbero a rischio di abbandono in luoghi e con modalità che possono portare alla morte del bambino, per strada o, peggio, nei cassonetti dei rifiuti”.
“Ricordo che le culle per la vita – prosegue – sono state introdotte in Italia per iniziativa di enti ed associazioni, tra cui il Movimento per la Vita, a partire dagli anni ’90. In Liguria sono 5. Si tratta di strutture termiche concepite appositamente per permettere alle madri, in casi di estrema difficoltà, di lasciare i neonati in un luogo totalmente protetto, nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo abbandona. Sono poste in luoghi agevolmente raggiungibili e sono dotate di una serie di dispositivi quali il riscaldamento, la chiusura in sicurezza, il presidio di controllo h24 e la rete con il servizio di soccorso medico, che ne permettono un facile utilizzo e consentono un pronto intervento per la salvaguardia del bambino”.
“Un altro importante strumento nella direzione della salvaguardia della vita dei neonati abbandonati – sottolinea ancora Muzio – è rappresentato dal parto in anonimato negli ospedali, previsto dalla legge italiana ancora poco conosciuto, come confermato dal fatto che sui circa 3.000 abbandoni annui soltanto il 15% circa ha luogo nelle strutture sanitarie”.
“Sono stupito del voto contrario dell’opposizione, che ha accusato il sottoscritto e la maggioranza di essere mossi da intenti ideologici che sono invece del tutto estranei a questa iniziativa e che, a ben vedere, stanno al fondo del no espresso dai consiglieri di minoranza”, chiosa il capogruppo di Forza Italia.
“L’approvazione della mia mozione consentirà di mettere in campo azioni finalizzate a far sì che le culle per la vita e il parto in anonimato siano al centro di apposite campagne informative da parte della Regione, tanto più importanti oggi che la pandemia e le sue conseguenze a livello economico e sociale hanno fatto aumentare le difficoltà che molte donne si trovano ad affrontare nel periodo della gravidanza. Ringrazio i colleghi di maggioranza che hanno sottoscritto e votato la mia iniziativa, e la Giunta regionale che con l’assessore Simona Ferro ha espresso il suo parere favorevole. Ringrazio anche le associazioni che quotidianamente, con passione e dedizione, sono impegnate nella promozione di questi presìdi, e Azzurro Donna Liguria e la sua coordinatrice regionale, Alice Dotta, che ha posto questo tema alla mia attenzione”, conclude il consigliere regionale.