Bagarre nel centrodestra, Bagnasco smorza i toni: “Penso al bene di Forza Italia”
Dopo la riunione dello scorso 12 novembre, gli animi all’interno del centrodestra sembravano tranquilli, perché tutti i coordinatori regionali dei partiti della coalizione si erano espressi a favore della ricandidatura dei sindaci uscenti. La volontà quindi sembrava fosse quella di percorrere uniti la via che porterà alle prossime elezioni amministrative di primavera.
Oggi, invece, arriva come un fulmine a ciel sereno il monito del governatore Toti: “Bagnasco (coordinatore regionale, ndr) intervenga o Forza Italia sarà fuori da coalizione”, come riporta l’agenzia Dire.
A far andare il leader arancione su tutte le furie sono state le dichiarazioni di Nanni Grazzini, coordinatore azzurro alla Spezia, che si è detto nuovamente contrario al Peracchini bis e disposto a trovare un candidato sindaco proprio assieme a Liguria popolare, il partito guidato nella nostra regione dal potente sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
“Una cosa è, come ha fatto Liguria Popolare, rimarcare divergenze del passato da appianare e soluzioni da trovare. Altra è parlare nei termini con cui il commissario spezzino di Forza Italia si rivolge a un'amministrazione che, mi pare, lo ponga in alternativa alla scelta che faremo come coalizione, ovvero quella di continuare con l'avventura di Peracchini come chiede la città. In questo modo, Forza Italia si mette in contrasto con tutto il centrodestra e non potremmo non tenerne conto anche a Roma, quando parleremo di scelte comuni sulle prossime battaglie nazionali”, ha tuonato Toti all’agenzia.
Le prove di forza tra il governatore da una parte e Forza Italia e Liguria Popolare dall’altra erano iniziate all’indomani della formazione della giunta Toti bis, quando i due partiti delusi avevano preso piena coscienza di essere stati esclusi dalle poltrone che contano, quelle degli assessori.
Così alle recenti comunali di Savona il partito di Costa si è messo di traverso, presentando il suo candidato, Francesco Versace, che ha raccolto l’1,25% dei voti. Fedele al modello Toti invece Forza Italia, che ha sostenuto il candidato Angelo Schirru, poi superato abbondantemente da Marco Russo, centrosinistra, eletto sindaco.
Mentre a Genova tutti concordano su Bucci, "troppo forte per fargli la guerra", è nel Levante, dove forzisti e popolari potrebbero fare la differenza, anche in virtù dei nuovi arrivi: la consigliera comunale Dina Nobili a giorni passerà con Forza Italia e un altro consigliere potrebbe seguirla a breve, che si riaccende la bagarre. Qualcuno però parla già di beghe da condominio che rientreranno a breve, perché nel centrodestra nessuno vuole perdere anche il Comune della Spezia: le sconfitte di Savona e di Ameglia, il comune di Toti e Giampedrone, bruciano ancora troppo.
E a smorzare subito i toni arriva il coordinatore regionale Carlo Bagnasco: “Io lavoro per il bene di Forza Italia e per unire il centrodestra, non sono certo per la divisione”.
A consolare i berlusconiani oggi arrivano i sondaggi (Winpoll-Il Sole 24 Ore), che danno il partito del Cavaliere al 10,3%, e la notizia di nuovi prossimi ingressi di spicco, addirittura secondo i ben informati ci sarebbero un consigliere regionale e alcuni sindaci del Ponente disposti a vestire la maglia azzurra.
Tornando ai sondaggi e agli equilibri nazionali, Coraggio Italia, il movimento guidato da Brugnaro e Toti, è dato allo 0,4%.
Sondaggio Winpoll-Il Sole 24 Ore del 24 novembre 2021