Crollo Morandi, M5S Genova: “Depositata mozione per impegnare sindaco e giunta a costituirsi parte civile”
“Non c’è cifra al mondo che possa sanare la ferita inferta ai famigliari delle vittime del Morandi, alla città di Genova, alla Liguria e all’Italia. Tuttavia, è innegabile: serve un segnale. Sono quasi tre anni che aspettiamo che il Comune della nostra città prenda una posizione netta rispetto a chi ha causato quell’immane tragedia. Non è più il tempo dei tentennamenti e per questo motivo come M5S Genova abbiamo depositato una mozione per impegnare il sindaco e la Giunta a costituirsi parte civile nel procedimento penale istruito in relazione al crollo del Ponte Morandi, avanzando la richiesta risarcitoria per i danni subiti in conseguenza del tragico evento”. Lo dichiarano i portavoce del M5S Genova.
“La città e tutta la cittadinanza sono state direttamente danneggiate dal disastro, sia sotto il profilo patrimoniale che non patrimoniale. Come ampiamente riportato dalla stampa, gli incidenti probatori recentemente terminati hanno fornito positivo riscontro circa la responsabilità di Autostrade per l’Italia S.p.A. Ricordiamo anche che il Codice di procedura penale (art. 91 e ss) riconosce agli enti esponenziali la possibilità di intervenire nel processo per far valere i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa dal reato: è ora di scegliere da che parte stare”.
“La mozione del M5S – spiegano i pentastellati - va peraltro nella stessa direzione del progetto di legge “Norme a favore delle vittime dell’incuria nella gestione dei beni strumentali all’erogazione dei servizi pubblici e di interesse economico generale” presentata dal “Comitato ricordo vittime ponte Morandi” al capo di gabinetto del presidente del Consiglio, alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera e ai parlamentari liguri”.
“Auspichiamo anche che si arrivi celermente all’unica decisione finale e sensata di questa assurda storia: la revoca della concessione autostradale ad Aspi, nei cui confronti è venuta meno qualsivoglia fiducia”, conclude il primo firmatario della mozione Stefano Giordano.