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“Piste di decollo sulla rotta della parità di genere”, la conversazione sul pensiero di Amelia Earhart

Da sinistra: la consigliera Marta Brusoni, una referente dello Zonta e l'assessora Lorenza Rosso

Si è svolta nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, con il patrocinio del Comune di Genova, la conversazione organizzata dal Club Zonta Genova II in collaborazione con Zonta Genova I e Zonta Portofino Tigullio Paradiso sulla rotta di Amelia Earhart, tratta da una sua celeberrima frase, “Piste di decollo sulla rotta della parità di genere”, con Linda Laura Sabbadini, pioniera nelle statistiche di genere e direttrice centrale dell’ISTAT, e moderata dal giornalista e direttore del “Secolo XIX” Luca Ubaldeschi. La targa del premio “Amelia Earhart 2021” è stata consegnata da Leonilda Cussotto dello Zonta Foundation Development Committee responsabile per l'Europa e Africa e Foundation Ambassador Distretto 3.

Il direttore del “Secolo XIX” Luca Ubaldeschi rileva che “In questa fase storica è un imperativo morale parlare di diritti per affermarli e riconoscerli sempre più, così come ci ha insegnato Linda Laura Sabbadini che, all’interno dell’ISTAT, si è dedicata con passione e dedizione all’analisi quantitativa dei dati proponendo una loro interpretazione a livello qualitativo e sociale. Uno dei pregi e meriti più grandi della studiosa è stato quello di mettere in luce e segnalare aspetti e casistiche umane, in particolare critiche e di diseguaglianza sociale, che negli anni passati erano rimaste taciute nell’ombra di ogni analisi e statistica. Linda Laura Sabbadini, con il suo forte impegno nell’economia socio-culturale, ha fornito un importante contributo al progresso civile dando visibilità statistica agli invisibili e riconoscibilità ai diritti sociali che devono essere sommati fra di loro per aumentarli sempre di più. La sua attività, iniziata come pioniera negli anni ’90, ha dato piena consapevolezza e riconoscimento anche al lavoro di cura e accudimento non retribuito svolto dalle donne all’interno della famiglia”.

Linda Laura Sabbadini informa che “Questa importante iniziativa dello Zonta offre l’opportunità di riflettere sul percorso storico-economico che nasce da una grande passione per il sociale e dall’approfondimento e studio delle dinamiche di trasformazione collettiva che ho potuto analizzare lavorando all’ISTAT. Inizialmente l’approccio all’interno dell’istituto statistico era di tipo economico-centrico, basato sull’analisi e lo studio di dati quantitativi e non era presente un’ottica soggettiva incentrata sull’analisi sociale e sulla qualità della vita, come invece si sta sviluppando adesso. La mia mission è sempre stata improntata e animata da una passione affinché l’istituto desse voce a chi voce non ne aveva e non poteva esprimerla liberamente, tra cui le donne che subivano violenza in famiglia, gli homeless, i rifugiati, la parte allora sommersa della società. Ci sono state molte resistenze per attivare una indagine a livello qualitativo, oltre che quantitativo, ma ora questo metodo di analisi è stato assunto e utilizzato a livello internazionale; le interviste e i questionari sono di vari generi e tipi per fornire un quadro sociale completo e approfondito”.

All’iniziativa dello Zonta International hanno partecipato l’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo, l’assessore comunale Lorenza Rosso e la consigliera comunale Marta Brusoni, che si è adoperata e interessata per ottenere il patrocinio e l’utilizzo della Sala di Rappresentanza gratuita in cui si è svolto l’evento e informa che “Grazie a questa interessante e utile iniziativa a scopo sociale abbiamo avuto la conferma che le donne devono impegnarsi ancora molto per riuscire ad ottenere un ruolo sociale stabile e riconosciuto all’interno della società attuale. Come donna e mamma ho riflettuto sul fatto che in Italia i nostri figli debbano portare il solo cognome del padre e non quello della madre, anche se si stanno realizzando interventi legislativi in merito alla possibilità di ottenere il doppio cognome, ma proprio per questo è evidente e manifesta la disparità di genere che ancora oggi è presente nella nostra società”. Presente anche Paolo Corsiglia, membro di Giunta della Camera di Commercio di Genova, che nota “Quanto questa conversazione che si è svolta grazie allo Zonta International abbia rappresentato una importante occasione di confronto e dibattito su vari temi di rilevanza e interesse storico-sociale. E’ fondamentale e importante che, all’interno della nostra società attuale, sempre più interconnessa e dialogante, emergano forme di attenzione e visibilità sociale in grado di mettere sempre più in luce discriminazioni e violenze di genere. Ogni tipo di ingiustizia e abuso sociale deve essere condannato in modo da poter stabilire e mantenere nel tempo un equilibrio socio-economico basato su elementi di equità e giustizia sociale per progredire sempre di più verso forme di evoluzione e condivisione umana”.

 

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