L'area ex Pam Voltri sarà quartiere green e smart
In apertura del Consiglio comunale il capogruppo di Forza Italia in Sala Rossa Mario Mascia ha presentato una interrogazione a risposta immediata alla Giunta del sindaco Marco Bucci per conoscere il futuro dell'area di 1500 metri quadri in via Don Giovanni Verità, occupata dal supermercato Pam ora in procinto di trasferirsi altrove.
"Alla luce dell'avvenuta approvazione definitiva del PUO per il trasferimento di Pam in località Verrina - ha chiesto Mascia - si richiede un aggiornamento sullo stato dell'arte relativo alla sistemazione dell'area di Voltri già occupata dal predetto supermercato".
Ha risposto l'assessore all'Urbanistica Simonetta Cenci che ha sottolineato come l'area, a ridosso del litorale di Voltri, nelle intenzioni della Giunta sarà luogo di sperimentazione di un quartiere sostenibile, sia green che smart, con un mix sociale - funzionale.
"Per ciò che riguarda la definizione del progetto di recupero del Litorale e degli edifici in oggetto - ha spiegato l'assessore Cenci - si ricorda che dal 2014 attraverso l’adesione del Comune di Genova al progetto pilota "Green Apple" di CAT MED, sono stati allora coinvolti gli uffici competenti dell'amministrazione, l'università, il presidente del Municipio 7 - Ponente, le aziende che fanno capo al municipio e il CIV di Voltri.
I lavori allora svolti con tavoli partecipativi hanno portato ad individuare nel litorale di Voltri il territorio in cui sperimentare la progettazione del quartiere sostenibile, quartiere che deve: usare meno energia; fornire energia in maniera efficiente; usare energia rinnovabile; usare materiali legati alla tradizione mediterranea; usare il verde per il regolamento del microclima interno ed esterno; utilizzare l'acqua piovana per funzioni interne all’edificio (lavatrice, sciacquone etc..); usare negli spazi pubblici materiali come pavimentazione drenante e fotocatalittica; avere al suo interno un mix sociale (la sostenibilità di un nuovo quartiere è garantita dalla presenza di diverse classi economiche, culturali e diverse fasce di età) e un mix funzionale (le destinazioni urbanistiche in un quartiere sostenibile devono essere miste e supportate da mobilità “pulita”.
Un ponente più “smart” che serva da esempio al resto della città, grazie a scelte innovative nel campo di energia, mobilità e amministrazione".