Regione Liguria stanzia 630mila euro per la formazione degli “oss fc”
Via libera della Giunta regionale ligure, su proposta del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti e dell'assessore alla Formazione Ilaria Cavo, allo stanziamento di 630mila euro per la formazione di Operatori Socio Sanitari con Formazione Complementare in Assistenza Sanitaria. I destinatari delle attività corsuali sono gli Operatori Socio Sanitari occupati presso unità operative liguri di strutture private del settore socio sanitario, individuati dal datore di lavoro. Il numero dei destinatari è determinato in 350 unità suddivise per ambiti territoriali coincidenti con le Aziende Sanitarie Locali.
L’Operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria è l’operatore di interesse sanitario che, dopo l’attestato di qualifica di OSS, Operatore socio-sanitario conseguito al termine di specifica formazione professionale regionale, e oltre a conservare tutte le attribuzioni di base previste dal proprio profilo, svolge ulteriori attività finalizzate a coadiuvare il personale infermieristico in base alle direttive del responsabile dell’assistenza infermieristica e/o ostetrica e in base all’organizzazione dell’unità funzionale di appartenenza. La figura dell’Operatore socio-sanitario con formazione complementare è disciplinata dall’Accordo Stato Regioni del 16/01/2003 e dai successivi provvedimenti nazionali e regionali.
"Per far fronte alle difficoltà strutturali del settore socio sanitario privato durante la pandemia da Covid 19 sia per gli aspetti connessi alla stessa patologia, sia perché una parte significativa del personale del comparto è stata assorbita dal settore pubblico, con un trend non destinato a modificarsi nel breve periodo - dichiara il presidente Toti - si è reso necessario un intervento della Regione per favorire l’accrescimento delle competenze professionali degli operatori anche quale misura di più efficace contrasto della pandemia e per investire nell’apprendimento permanente come leva prioritaria e indispensabile per ottenere l’innalzamento dei livelli di conoscenza, abilità e competenza della popolazione per un’inclusione sia sociale che lavorativa".
"Si tratta di una misura innovativa e molto attesa - sottolinea Ilaria Cavo, assessore alla Formazione -. Regione Liguria ha sostenuto questo provvedimento prima a livello procedurale, con l’inserimento della figura professionale di Operatore Socio Sanitario con Formazione Complementare in Assistenza Sanitaria nel Repertorio regionale delle professioni; adesso con il sostegno formativo e finanziario: con la delibera appena approvata è stata così predisposta l’agevolazione economica dei percorsi di formazione complementare per gli operatori socio sanitari con lo stanziamento di 630mila euro attraverso risorse che rientrano nel Programma Operativo FSE 2014-2020 Asse 3 Istruzione e Formazione. I destinatari dei corsi sono gli Operatori Socio Sanitari occupati presso unità operative liguri di strutture private del settore socio sanitario, individuati dal datore di lavoro".
I destinatari sono 350 suddivisi per ambiti territoriali coincidenti con le Aziende Sanitarie Locali. La durata del corso è fissata in 400 ore. I percorsi formativi, che saranno affidati ad enti accreditati alla formazione che risponderanno al bando emanato da Regione, sono finanziati attraverso lo strumento del voucher aziendale. Ogni impresa può usufruire di voucher aziendali del valore 1800 euro ciascuno che consente la partecipazione di un OSS al corso. Ogni azienda beneficiaria potrà individuare quali destinatari della formazione un numero di OSS pari al massimo al 30% del personale OSS occupato presso unità operative liguri. L’iscrizione dei propri occupati al corso sarà possibile per l’azienda sino all’esaurimento dei posti disponibili presso le diverse edizioni di corso erogate per ambiti territoriali di riferimento.
Considerata l’attuale situazione emergenziale determinata dal COVID19, la parte teorica del corso è fruibile a distanza in modalità sincrona ossia attraverso lezioni interattive che consentono al docente e agli allievi destinatari dell’intervento di condividere “in diretta” lo svolgimento della formazione teorica, simulando di fatto un’aula fisica. Le attività formative dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2021.