La bandiera della Croce Rossa esposta a Palazzo Tursi
Da oggi a domenica 9 maggio la bandiera della Croce Rossa Italiana sarà esposta sulla facciata di Palazzo Tursi in occasione della Giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che si celebrerà l’8 maggio, anniversario della nascita del suo fondatore Henry Dunant.
Il vessillo è stato consegnato stamattina al vicesindaco Massimo Nicolò dalla presidente del comitato di Genova Federica Bonelli e da Cristina Lamberti in rappresentanza di tutti i volontari che in Italia sono oltre 150mila e nel mondo superano i 98milioni. L’emblema della Croce Rossa sventola sul Municipio di Genova accanto alla bandiera di San Giorgio, al Tricolore e a quella dell’Europa simboli delle nostre appartenenze e di valori comuni.
«La Croce Rossa è un’organizzazione diffusa in tutto il mondo il cui instancabile impegno svolto con professionalità, umanità e coraggio ha un immenso valore di sostanza e di esempio – dichiara il vicesindaco e assessore alla Salute dei cittadini Massimo Nicolò – Il Comune di Genova le è da sempre vicina e quella di oggi è un’ulteriore occasione per sottolineare, con sempre più convinzione, l’importanza del volontariato nelle nostre vite».
«Quest’anno, per noi, la celebrazione della Giornata Mondiale della Croce Rossa ha un significato particolare perché ricorda anche la grande opera svolta dai nostri operatori durante la pandemia – commenta Federica Bonelli, presidente del comitato di Genova della Croce Rossa Italiana -. A Genova sono tanti i volontari che stanno incessantemente prestando ogni tipo di attività in ambito sociale ed emergenziale a supporto delle persone vulnerabili e di tutte quelle che necessitano di aiuto. Con il Comune stiamo soprattutto collaborando nell’ambito di progetti a favore delle famiglie povere, dei senza dimora e delle madri vittime di violenza».
Sabato 8 maggio la città festeggerà la Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa anche illuminando di rosso la fontana di piazza De Ferrari.
Federica Bonelli, Massimo Nicolò, Cristina Lamberti