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Notizie

Cianci sulle sanificazioni nei condomini: "Troppo costose per famiglie e aziende"

Super User 19 Maggio 2020 2363 Visite

Mimmo Cianci, amministratore di condomini e candidato alle regionali nella lista del presidente Toti, è contrario alle ripetute sanificazioni nei caseggiati.
“Il governo - dice Cianci - renderà obbligatoria la sanificazione nei condomini per limitare la diffusione del Covid-19; ogni quindici giorni come prassi, ogni settimana in caso di residenti nello stabile positivi al virus. Una spesa importante se pensiamo che normalmente ogni sanificazione costa 150-200 euro più Iva e lo Stato dà la possibilità di detrarre queste spese in dieci anni, un lasso di tempo troppo lungo e completamente scollegato dalle attuali esigenze economiche dei cittadini”.
“La sanificazione - prosegue Cianci - inciderà notevolmente in termini percentuali sui bilanci dei condomini si va da un minimo di oltre 6mila euro annui in caso di bonifica bisettimanale, al doppio qualora si dovrà sanificare ogni sette giorni; se pensiamo che in media il bilancio annuo di un condominio si aggira attorno ai 20mila euro, possiamo comprendere quanto peseranno questi ulteriori costi sul portafoglio delle famiglie.
“Mi sto attivando affinché per le spese di sanificazione venga previsto un credito di imposta pari all'80% delle spese che il fornitore possa sfruttare immediatamente: solo così potremo non appesantire una situazione che ha già oltrepassato il limite di guardia e non può accettare ulteriori soluzioni prive di ogni logica. Il Governo non può dare con una mano e togliere con l'altra: è arrivato il momento di connettersi con il mondo reale e con le esigenze delle famiglie che non possono pagare per colpe non loro e per l'inettitudine di certi ministri, economisti e tecnici”, conclude Cianci.

Nave ospedale, Alice Salvatore presenta esposto alla Corte dei Conti

Super User 19 Maggio 2020 1894 Visite

"Nonostante le continue richieste di chiarimenti sulla motivazione della scelta di Regione Liguria di utilizzare una nave da crociera come base per 40 convalescenti da coronavirus non è arrivata nessuna spiegazione alle domande fatte." spiega Alice Salvatore presidente di ilBuonsenso.

"La continua litania, questa volta da parte dell'assessore Giampedrone, che decanta la scelta come una grande innovazione e un magnifico obiettivo raggiunto dalla maggioranza regionale.

La questione che questa scelta abbia fatto lievitare i costi per singolo paziente a quasi 400 euro giornalieri, prezzo che neanche in un Hotel a Portofino riusciremmo a pagare, non li tocca minimamente per loro è più importante farsi foto davanti alla nave e dire che tutto va bene. Peccato però che i soldi che loro spargono a piene mani siano i nostri, quelli dei cittadini, le nostre tasse, quelle che loro dovrebbero gestire nel modo migliore cosa che evidentemente non fanno."

"Non solo ma abbiamo spiegato in modo specifico tutto quello che non ha funzionato in questa scelta e non è solo questione economica ma anche sanitaria. È stato chiarito da numerosi virologi e medici che proprio in questa pandemia è estremamente necessario dare ai malati e ai convalescenti, soprattutto se anziani, la possibilità di respirare aria fresca proveniente dall'esterno. La nave allestita invece non permette questo in quanto non ha finestre apribili ed è un ricircolo di aria che non comprende, o lo comprende in minima parte, l'entrata diretta di aria esterna.

Non dimentichiamo inoltre che la nave presente costantemente in porto inquina la città in modo continuativo con un impatto paragonabile, come già studiato dall’Università di Genova e da ricercatori internazionali, a migliaia di auto accese, questo inquinamento inutile aggiunge la beffa allo spreco."

"Per questo noi di ilBuonsenso abbiamo già presentato alla Corte dei Conti un esposto per controllare che queste spese impazzite siano riconducibili a vere necessità e non a spot elettorali o spreco indebito di risorse pubbliche." continua Alice Salvatore

"Il fatto stesso che dalla maggioranza non riescano a dare risposte concrete a domande semplici è la prova evidente che sanno di aver agito molto male, in quanto potevano creare nuovi posti letto per i convalescenti nelle decine di strutture già esistenti sul territorio.

Questa situazione continua di spese “allegre” con i nostri soldi deve finire, la giunta Toti deve capire che non sono dei signorotti medievali che possono spendere e spandere ciò che tolgono dalle nostre tasche, loro devono garantire che l'utilizzo dei soldi dei cittadini sia fatto nel miglior modo possibile e soprattutto non a vantaggio solamente della loro immagine politica o di amici che poi misteriosamente vediamo comparire nella lista dei finanziatori della fondazione Change.

Non si gioca con la salute dei cittadini." conclude Alice Salvatore

Sfiducia Bonafede, Pastorino: “Surreale mettere a rischio governo”

Super User 19 Maggio 2020 967 Visite

"L'eventuale sfiducia al ministro della Giustizia Bonafede suonerebbe come la sfiducia all'intero esecutivo. Inutile girarci intorno: un alleato di maggioranza voterebbe, insieme alle opposizioni, contro un capodelegazione. Ecco, dinanzi a una pesante crisi economica, nel pieno di un'epidemia gravissima, è surreale mettere a rischio questa esperienza di governo. E sarebbe impossibile da far comprendere ai cittadini la ratio dell'operazione. Chi spiegherebbe ai commercianti in affanno, ai lavoratori in cassa integrazione, a chi perde il lavoro, che ci saranno consultazioni e chissà se poi non le elezioni?". Lo dichiara il deputato Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu.
"Auspico quindi che prevalga il senso di responsabilità - aggiunge Pastorino - che in questo caso è semplice buonsenso. Se ci sono delle questioni da chiarire, si devono affrontare nelle sedi opportune. E non si fa colpendo un ministro per precedenti ruggini personali e politiche".

Il bollettino del coronavirus in Liguria

Super User 19 Maggio 2020 830 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, martedì 19 maggio.

4.321 attualmente positivi (-42)

360 pazienti in ospedale (-23), di cui 22 in terapia intensiva / UTI (-1)

1.904 a domicilio (-52)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.057 (+33)

Guariti non più positivi = 3.560 (+99)

9.255 casi totali da inizio emergenza (+66)

Deceduti = 1.374 (+9)

Tamponi = 83.593 (+2.108)

Ospedalizzati:

Asl1 = 59 (4 UTI)

Asl2 = 61 (4 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 44 (4 UTI)

San Martino = 58 (7 UTI)

Galliera = 63

Evangelico = 8

Gaslini = 2

Asl4 = 30

Asl5 = 35 (3 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 562 (-12)

SV = 728 (-3)

GE = 2.851 (-20)

SP = 176 (-7)

non assegnati = 4 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.368

Asl1 = 140

Asl2 = 408

Asl3 = 345

Asl4 = 264

Asl5 = 211

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Lingua dei segni, Muzio presenta interrogazione in Consiglio regionale

Super User 19 Maggio 2020 839 Visite

Il capogruppo di Forza Italia: “La Regione è impegnata anche per il pieno riconoscimento legislativo della LIS. Ho pertanto richiesto che il presidente Toti si faccia latore di questa istanza in Conferenza Stato-Regioni”.

“Regione Liguria è impegnata per il pieno riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS). Auspico che, dopo la discussione odierna di una mia Interrogazione sul tema, venga quanto prima attivato durante le sedute di Consiglio Regionale il servizio di traduzione in LIS dei lavori dell’Assemblea Legislativa. Ho chiesto inoltre al presidente Toti, nella sua veste di vice-presidente della Conferenza Stato-Regioni, di farsi portavoce in quella sede della necessità di un intervento legislativo del Parlamento che riconosca la LIS quale lingua a tutti gli effetti, passo fondamentale per l’attivazione di tutta una serie di garanzie per la piena inclusione e integrazione delle persone sorde”. Lo comunica il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, in esito alla discussione di una sua Interrogazione in Consiglio.

“Ricordo che sono ancora molte - prosegue Muzio - le problematiche che le persone sorde si trovano a dover affrontare nei loro rapporti con lo Stato, la Regione e, più in generale, con gli Enti pubblici. Tra queste problematiche, oltre al mancato riconoscimento legislativo della LIS, vi sono l’assenza nei servizi pubblici, in particolare quelli sociosanitari, di interpreti che possano garantire una più agevole comunicazione tra la persona sorda e gli impiegati agli sportelli, la carenza di sottotitoli in molti programmi televisivi, compreso il telegiornale regionale della RAI, la mancanza di agevolazioni tariffarie su treni e mezzi di trasporto pubblico”.

“Su questi temi la Giunta regionale ha assicurato di proseguire nel suo impegno, già concretizzatosi in questi mesi con il servizio di traduzione in LIS del punto stampa quotidiano sull’emergenza sanitaria, realizzato in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, il cui comitato ligure ringrazio per la disponibilità e per il prezioso aiuto. Questo servizio, soprattutto nella fase più critica dell’emergenza, ha costituito un’importante forma di tutela, oltre che di informazione, per le persone non udenti”, conclude il capogruppo di Forza Italia in Regione.

Pista ciclabile, la proposta di Alberto Campanella

Super User 19 Maggio 2020 1750 Visite

In questi primi giorni di prova della nuova pista ciclabile in corso Italia si è visto come la città si sia divisa, quasi, equamente sulla questione e se molti genovesi la amano altrettanti la osteggiano.
Il consigliere e capogruppo di Fratelli d’Italia Alberto Campanella ha interrogato oggi l’amministrazione con un articolo 54 sulla pista ciclabile suggerendo al sindaco ed alla giunta la suggestione di utilizzare il lato mare della passeggiata per la pista ciclabile.

“Quella della pista ciclabile è una prova non da poco per la città di Genova che non è tra le città morfologicamente predisposte a ciclovie, ma questo non deve fermare e frenare la necessità di aprirsi ad una mobilità alternativa e più green – così commenta il capogruppo Campanella – però la situazione attuale presenta molte incognite dalla sicurezza dei ciclisti stessi sino alla gestione delle fermate dei bus che diventano complesse. La proposta che faccio è quella di strutturare la pista ciclabile nel lato a mare dove oggi sorgono alcune fiorire in cemento”.

Ambulanze, Ardenti: “In Liguria disinfettate già prima del Covid”

Super User 19 Maggio 2020 875 Visite

“Ambulanze in Liguria, ecco la verità. Non fatevi prendere in giro da chi non sa neanche di cosa parla”. Lo ha dichiarato il vice capogruppo regionale della Lega Paolo Ardenti.
“Nella nostra regione - spiega Ardenti - i mezzi di trasporto sanitario sono e devono essere regolarmente disinfettati. Così è da tanto tempo, anche perché meningite, Tbc, Hiv e altri virus c’erano già prima del Covid-19. La differenza, in sintesi, è che a partire da questa settimana il servizio potrà essere svolto da tutte le associate Anpas, Croce Rossa e Cipas, che nel rispetto di tutte le norme sulla sicurezza di operatori e pazienti vorranno farlo poiché la carenza di ‘Dpi’ è ora meno pesante. Per tutti i trasporti Covid è stata inoltre riconosciuta una tariffa che è doppia rispetto a quella ordinaria.
“La cosa triste - conclude Ardenti - è che esponenti politici regionali dell’opposizione stanno facendo passare il messaggio che volontari e operatori di Anpas, Croce Rossa e Cipas, non abbiano la competenza o non siano capaci e attenti nel sanificare i mezzi di soccorso e trasporto sanitario. Inoltre, mi è stato riferito un fatto piuttosto preoccupante, ossia che dopo le loro esternazioni stanno arrivando disdette di viaggi programmati perché alcune persone, leggendo le assurde e irresponsabili dichiarazioni di taluni politici, si sono spaventate. Per quanto riguarda l’emergenza Covid-19, le Asl e gli ospedali liguri hanno messo a disposizione personale e disinfettanti per aiutare i volontari a sanificare le ambulanze e continuano tuttora a farlo. Non è tutto. Perché su proposta dei responsabili provinciali del 118, accolta da Alisa e dall’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, anche i volontari delle ambulanze verranno inseriti negli screening sierologici di Regione Liguria”.

Il bollettino del Coronavirus in Liguria di oggi

Super User 18 Maggio 2020 917 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, lunedì 18 maggio.

4.363 attualmente positivi (-110)

383 pazienti in ospedale (-1), di cui 23 in terapia intensiva / UTI (-1)

1.956 a domicilio (-116)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.024 (+7)

Guariti non più positivi = 3.461 (+130)

9.189 casi totali da inizio emergenza (+32)

Deceduti = 1.365 (+12)

Tamponi = 81.485 (+1.331)

Ospedalizzati:

Asl1 = 66 (5 UTI)

Asl2 = 67 (4 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 44 (3 UTI)

San Martino = 57 (7 UTI)

Galliera = 66

Evangelico = 13

Gaslini = 2

Asl4 = 30

Asl5 = 38 (4 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 574

SV = 731

GE = 2.871

SP = 183

non assegnati = 4

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.322

Asl1 = 134

Asl2 = 432

Asl3 = 317

Asl4 = 253

Asl5 = 186

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

A Genova mascherine obbligatorie

Super User 18 Maggio 2020 1297 Visite

Si potrà tornare in spiaggia, ma senza stazionare. È una delle novità previste dall’ordinanza del sindaco Marco Bucci, che avrà validità da oggi, lunedì 18 maggio, con il previsto aumento della mobilità sul territorio comunale, fino alla mezzanotte del 2 giugno. Già prima era consentito l’accesso del pubblico a spiagge, scogliere ed arenili per svolgere attività sportive (pesca, nuoto, windsurf, canoa e similari): ora si aggiunge la possibilità di accedere per passeggiate motorie. È consentito transitare però è vietato lo stanziamento nelle suddette spiagge, scogliere ed arenili.

Resta consentito l’accesso del pubblico a parchi, ville, giardini, con l’esclusione delle aree gioco per i bambini, che restano interdette, e cimiteri comunali, nonché l’accesso alle passeggiate prospicenti il mare, compreso corso Italia lato mare e Boccadasse.

Per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine, diventa obbligatorio sempre – prima era solo consigliato – in tutte le aree al di fuori della proprietà privata, tranne per chi pratica attività sportiva. Resta inoltre obbligatorio all’interno di parchi, giardini e ville pubbliche, dei cimiteri, dei locali privati ad uso pubblico, dei locali adibiti ad attività commerciali e dei mezzi di trasporto pubblico. Sono esclusi dall’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni e le persone con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina o i soggetti che interagiscono con loro.

Possono essere utilizzate le cosiddette “mascherine di comunità”, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche autoprodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.

L’uso delle mascherine si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio, come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani, che restano prioritarie.

Toti: “Da domani la Liguria riapre completamente”

Super User 17 Maggio 2020 993 Visite

“Da domani cambia tutto, la Liguria riaprirà completamente. Restano chiusi fino al 3 giugno gli spostamenti tra regioni, ma siamo sulla strada giusta. Lo confermano il report arrivato ieri dal ministero della Salute, che ha attestato un rischio di contagio sotto lo 0,5%, e i dati odierni, che rivelano una ulteriore diminuzione dei casi positivi, degli ospedalizzati sia nei reparti di media intensità sia nelle terapie intensive e una crescita delle persone guarite. Ci sono stati purtroppo altri 9 decessi, per i quali esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie. In particolare quattro decessi risalgono al mese di aprile con l’esito definitivo del tampone arrivato nelle ultime 24 ore”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ha firmato l’ordinanza regionale sulle riaperture previste da domani, lunedì 18 maggio.

“Il rischio di contagio c’è ancora perché il Covid non è scomparso. Ma – evidenzia Toti - non possiamo rimanere immobili, aspettando che malattia scompaia del tutto. Questo comporterebbe un’attesa di molti mesi che sarebbe mortale per tantissime categorie economiche, fondamentali per far tornare questo paese a produrre e a crescere. Le Regioni – prosegue il presidente della Liguria - hanno fatto uno straordinario lavoro per essere puntuali sulle casse integrazioni, sull’invio dei dati epidemiologici a Roma e anche come Conferenza delle Regioni perché le Linee guida con cui da domani riapriranno tutte le attività sono state fatte e approvate in quella sede all’unanimità, per dare regole chiare e semplici a chi da domani vorrà riaprire la propria attività”.

Il governatore ha poi augurato “buona fortuna” a chi domani mattina alzerà di nuovo la saracinesca, raccomandando però prudenza: “L’ottimismo è frutto del comportamento serio dei liguri e degli italiani: dobbiamo continuare a rispettare il distanziamento sociale con i divieti di assembramento, le norme di igiene e profilassi, ad utilizzare le mascherine e adottare tutte quelle precauzioni che – conclude - ci salvano la vita e che da domani consentiranno a tutti noi di tornare ad una vita il più normale possibile al tempo del coronavirus”.

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi

Super User 17 Maggio 2020 1057 Visite

l bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, domenica 17 maggio.

4.473 attualmente positivi (-67)

384 pazienti in ospedale (-11), di cui 24 in terapia intensiva / UTI (-2)

2.072 a domicilio (-66)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.017 (+10)

Guariti non più positivi = 3.331 (+106)

9.157 casi totali da inizio emergenza (+48)

Deceduti = 1.353 (+9)

Tamponi = 80.154 (+2.086)

Ospedalizzati:

Asl1 = 64 (5 UTI)

Asl2 = 70 (5 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 44 (3 UTI)

San Martino = 58 (7 UTI)

Galliera = 64

Evangelico = 13

Gaslini = 2

Asl4 = 30

Asl5 = 39 (4 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 650

SV = 733

GE = 2.899

SP = 187

non assegnati = 4

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.320

Asl1 = 137

Asl2 = 355

Asl3 = 323

Asl4 = 266

Asl5 = 195


I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Pista ciclabile, Forza Italia chiede chiarimenti al presidente del Municipio

Super User 17 Maggio 2020 1681 Visite

Il gruppo di Forza Italia nel Municipio Medio Levante, composto dai consiglieri Giovanna Giardelli, Donatella Pallotta e Luca Rinaldi, chiede chiarimenti al presidente Francesco Vesco in merito alla nuova pista ciclabile.

I consiglieri vogliono capire se la soluzione adottata abbia o meno carattere transitorio e chiedono inoltre che si intervenga sulle problematiche di sicurezza, cosa già chiesta dai ciclisti stessi.

 

Ventimiglia, il sindaco Scullino sotto il fuoco amico

Super User 17 Maggio 2020 896 Visite

La decisione di trasformare alcuni fabbricati della frazione Bevera in centro commerciale ha spaccato la maggioranza nel Comune di Ventimiglia. Il sindaco Gaetano Scullino, eletto lo scorso anno con una sua lista appoggiata da tutto il centrodestra, nell’ultimo consiglio comunale (in videoconferenza) è stato preso di mira dal fuoco amico: i partiti di maggioranza hanno chiesto, e ottenuto, di rimandare la votazione del cosiddetto caso Dimar.
La vicenda ovviamente ha innescato numerose polemiche. Particolarmente deciso è stato l’attacco del segretario cittadino della Lega, Flavio Di Muro - l’onorevole che in diretta Tv dalla Camera dei Deputati aveva mostrato alla fidanzata un anello per strapparle la promessa di sposarlo - che non ha gradito l’autonomia del primo cittadino che a suo dire si è “improvvisato civico”.
Secondo alcuni Scullino subisce questi attacchi a causa dell’antica amicizia con Claudio Scajola che, in vista delle regionali, verrebbe considerato dal centrodestra come possibile antagonista.
Insomma, Scullino rischia di essere mandato a casa dalla sua stessa maggioranza. Ma a casa sua, visto che la serata in compagnia (con ballata) sulla terrazza dell’amica durante il lockdown gli è costata una multa salata.

Mascherine, Toti: “Sanzioni fino a 3mila euro per chi le getta in terra”

Super User 17 Maggio 2020 1460 Visite

“È arrivato il report del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità che ci ha dato il via libera per la ripartenza, confermando il nostro trend positivo con un indice R con zero pari a 0,48. Non abbassiamo la guardia: usiamo le mascherine, manteniamo le distanze di sicurezza, laviamoci spesso le mani e facciamo tutto quello che serve per tenere sotto controllo questo mostro che ci ha aggredito così da poter tornare al più presto alla vita normale”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che questa sera ha fatto il punto sull’andamento della pandemia in Liguria.

Il presidente Toti ha firmato oggi l’ordinanza per lo smaltimento dei dispositivi protezione individuale, che prevede sanzione da 300 euro fino a 3mila euro per chi abbandona per terra la propria mascherina dopo averla utilizzata, in quanto potenzialmente infetta.

In merito alle riaperture previste da lunedì 18, il governatore ha poi aggiunto: “Entro questa sera ci aspettiamo che il governo faccia sua parte e approvi il decreto legge e il Dpcm che saranno la base della nostra ordinanza di domani. I sindaci potranno con ordinanze sindacali assumere decisioni più restrittive, ad esempio per quanto riguarda le spiagge libere o i mercati rionali, ritardandone la riapertura di qualche giorno e stabilendo determinate condizioni. Ma dalla mezzanotte di domani, domenica 17 maggio, sarà sostanzialmente consentita la libera circolazione dei nostri cittadini su tutto il territorio regionale, quindi l’uso delle seconde case, degli orti, delle imbarcazioni con la possibilità di muoversi per qualsiasi ragione senza bisogno dell’autocertificazione. Anche per le attività commerciali la nostra intenzione è quella di consentire a tutti la possibilità di riaprire da lunedì mattina”.

Per quanto riguarda l’andamento dell’epidemia, il presidente Toti ha aggiunto che “siamo scesi sotto la quota di 400 posti letto occupati nei reparti di media intensità e sotto i 30 posti letto di terapia intensiva in tutta la Liguria: siamo sulla strada giusta, l’epidemia sta continuando a mollare la presa”.

La vicepresidente Viale ha poi aggiunto che “il report del ministero sull’indice R pari 0,48 per la Liguria tiene conto anche dei casi di covid-19 riferiti alle nostre Rsa, in relazione alle quali bisogna fare tesoro di quanto accaduto: dovremo porre in essere modifiche al sistema di autorizzazione e accreditamento. Il tempo c’è e sono sicura che troveremo punti di incontro con gli enti gestori. Già oggi – spiega Viale - le nuove disposizioni relative ai nuovi ingressi di ospiti o di pazienti dimessi dagli ospedali prevedono modalità molto stringenti: prima dell’ingresso definitivo in struttura, sono necessarie zone cosiddette ‘buffer’ di osservazione in isolamento dei nuovi ospiti a garanzia della tutela della salute degli altri ospiti e degli operatori. Credo che questo possa essere un punto di partenza per una riflessione su come dovranno essere le residenze i nostri anziani”, ha concluso.

Coronavirus, in Liguria cala ancora il contagio

Super User 16 Maggio 2020 888 Visite

Il bollettino di oggi, sabato 16 maggio.

4.540 attualmente positivi (-59)

395 pazienti in ospedale (-21), di cui 26 in terapia intensiva / UTI (-5)

2.138 a domicilio (-49)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.007 (+11)

Guariti non più positivi = 3.225 (+100)

9.109 casi totali da inizio emergenza (+51)

Deceduti = 1.344 (+10)

Tamponi = 78.068 (+2.056)

Ospedalizzati:

Asl1 = 65 (7 UTI)

Asl2 = 70 (5 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 42 (3 UTI)

Asl3 Gallino = 1

San Martino = 58 (7 UTI)

Galliera = 70

Evangelico = 15

Gaslini = 2

Asl4 = 32

Asl5 = 40 (4 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 652

SV = 763

GE = 2.910

SP = 211

non assegnati = 4

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.320

Asl1 = 135

Asl2 = 390

Asl3 = 325

Asl4 = 278

Asl5 = 192


I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Approvata ordinanza per prepararsi a riaperture del 18 maggio

Super User 16 Maggio 2020 1366 Visite

“Diminuiscono i positivi in Liguria e calano gli ospedalizzati (-21 unità), al domicilio ci sono 61 meno di ieri, i guariti con due test negativi sono 113 più di eri, scendono i soggetti in sorveglianza attiva e oggi per fortuna i decessi sono solo cinque, un numero che sta a significare che il virus ha perso la sua carica e questo ci rende sicuramente felici”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, nel consueto punto sull’emergenza Covid-19.

Oggi incontro con ministro Boccia
Oggi è previsto un incontro tra i presidenti di Regione e il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in vista della scadenza del dpcm del governo prevista il 17 maggio a mezzanotte.
“Tutti i governatori sono d’accordo – ha detto Toti – nel chiedere assicurazioni al ministro di dare ampia autonomia alle regioni dal 18 maggio. In modo da consentire a ogni territorio la facoltà di scegliere come far ripartire il tessuto economico.  Per quanto ci riguarda Regione Liguria si prepara da lunedì 18 alla riapertura di numerose attività, in attesa che da Roma arrivino le linee guida dell’INAIL”.

Ordinanza
Intanto è stata approvata ieri dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti la nuova ordinanza regionale, per prepararsi alla riapertura. L’attuale ordinanza, n. 28, sostituisce e amplia la precedente del 3 maggio e prepara il terreno per consentire una piena apertura a partire dal 18 maggio, alla scadenza del dpcm del governo. Di fatto la nuova ordinanza prevede per tutti gli esercizi di poter essere raggiunti dai titolari per iniziare tutti i lavori propedeutici alla riapertura. “Fin da domani – spiega Toti - abbiamo equiparato alberghi, bed & breakfast e affitta camere consentendo loro di riaprire per i lavoratori che arrivano nella nostra regione in connessione con la ripresa delle attività economiche dei cantieri, dell’edilizia pubblica e privata e impegnati in quelle attività consentite all’interno del dpcm del governo”
“Inoltre – continua Toti - Per agevolare lo sport abbiamo tolto ogni orario alle attività sportive e abbiamo stabilito che chi si reca nella seconda casa o nella propria barca per lavori di manutenzione, lo può fare con il nucleo convivente, così come negli orti.  Consentiamo anche la raccolta di funghi, tartufi e il moto turismo. Così come sarà possibile riaprire i negozi di sport e di caccia e pesca. Tutto questo avviene all’interno delle indicazioni governative e della normativa vigente, mentre ci auguriamo che da lunedì prossimo tutto questo sia consentito nel mondo più ampio”.

L’ordinanza consente: 

- L’accesso alle attività commerciali, di cura alla persona, alle attività economiche, a palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri termali e centri ricreativi che oggi sono chiusi in base al dpcm del 26 aprile. L’obiettivo è effettuare interventi di manutenzione, sanificazione, consegne magazzino e predisposizione delle attività tutte per adeguarsi alle linee guida dell’INAIL a tutela della salute pubblica e dei lavoratori e per ogni attività connessa alla riapertura dell’attività nel rispetto del distanziamento sociale

- E’ consentito il commercio al dettaglio di articoli sportivi, attrezzi da pesca, articoli da campeggio e biciclette nel rispetto del distanziamento sociale e dei protocolli INAIL

- È consentita la riapertura delle residenze turistiche alberghiere, locande, alberghi diffusi e affitta camere, bed&breakfast, case vacanze per ospitare persone che si spostano per lavoro

- E’ consentito svolgere attività motorie quali corsa, tiro con l’arco, utilizzo della bicicletta, arrampicata sportiva, trekking, mountain bike, tennis sinolo, passeggiata a cavallo, attività sportive acquatiche indiviudali come wind surf, attività subacquee, canoa, canottaggio, pesca e vela in singolo (tutte le attività sopra elencate si intendono da effettuarsi in forma individuale)

- E’ vietato avvalersi di strutture di tutte le strutture ad uso comune quali spogliatoi, bagni, docce e bar che devono restare chiusi

- Sono consentiti spostamenti con mezzo proprio all’interno del territorio della Regione Liguria per raggiungere il luogo dove svolgere l’attività sportiva o l’attività motoria, anche con coresidenti

- Tra le attività motorie (dalle 6 alle 22) sono consentite anche le uscite in barca anche con più persone, purché coresidenti

- E’ consentito svolgere sul territorio regionale, con i coresidenti e con l’obbligo di rientro alla sera, la pesca sportiva e ricreativa sia in acque interne che in mare o in spiaggia, a patto che sia svolta da persone abilitate all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa in possesso di copia di comunicazione, che sia svolta in modo individuale o con i coresidenti; il controllo della fauna selvatica, il prelievo venatorio di selezione degli ungulati, la raccolta dei funghi, la raccolta dei tartufi

- E’ consentito ai residenti in Liguria la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta all’autoconsumo, a patto che venga attestata con autodichiarazione il possesso di una superficie agricola produttiva, anche con i coresidenti

- E’ consentito l’allenamento e l’addestramento di ogni altro tipo di animale e l’attività di educatore cinofilo purché svolto in aree autorizzate 

- E’ consentito l’allenamento e l’addestramento dei cavalli da svolgersi in maniera individuale  da parte dei proprietari di animali presso maneggi autorizzati all’interno del territorio regionale nel rispetto della normativa del distanziamento sociale

- Sono consentiti su tutto il territorio regionale gli spostamenti, anche con i coresidenti, per qualsiasi necessità, con l’obbligo di rientro in giornata 

- E’ consentito lo spostamento dove sono i natanti o le unità da diporto di proprietà, anche con i coresidenti, per lo svolgimento di attività di manutenzione compresa l’uscita in barca

- E’ consentito raggiungere le seconde case, i camper o roulotte di proprietà  per lo svolgimento delle attività di manutenzione e riparazione necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene, lo spostamento potrà essere esclusivamente con i coresidenti e limitato all’ambito del territorio regionale con obbligo di rientro in giornata

Caccia, Rivoluzione Animalista contro le disposizioni di Regione Liguria

Super User 15 Maggio 2020 1593 Visite

Rivoluzione Animalista esprime profondo sgomento per quanto di recente previsto dalla Giunta Regione Liguria in materia di caccia.

L'assessore Stefano Mai definisce tale cruenta pratica quale "passione - attività ludico ricreativa" e meritevole di supporto e priorità in un momento nel quale le urgenze alle quali far fronte parrebbero altre.

Quale forza politica sensibile al tema animali ed ambiente mal comprendiamo come si possa considerare uno “sport e/o un attività ludica” una condotta volta a provocare sofferenza e morte ad esseri viventi facenti parte del patrimonio faunistico regionale.

Attraverso le disposizioni citate la Regione Liguria "allarga le maglie" su orari, giornate e luoghi inerenti l'esercizio della caccia proprio quando la tragica pandemia costringe ogni cittadino a vedere ridotta la propria libertà di movimento sul territorio.

Limitazioni e cautele nell'esercizio dello sport nella concezione più florida.

Agevolazioni ed estensioni a favore della caccia.

Avv. Alessandra Cavalli (Coord. Nazionale Rivoluzione Animalista)
Dr.ssa Anna Mongiardino (Coord. Regione Liguria)

Soroptimist: 150 professioniste aiutano chi è in difficoltà

Super User 15 Maggio 2020 929 Visite

Oltre ai 300 milioni di  mascherine FFP2 ed altro materiale di sicurezza donato agli ospedali di tutt’Italia, oltre al sostegno psicologico varato ad inizio aprile, a partire dal 4 maggio, con la  graduale ripresa delle attività, il Soroptimist International d’Italia (5000 socie 157club) ha deciso di ampliare il supporto non solo alle donne ma a tutte le persone in difficoltà, estendendolo  anche ad imprese, artigiani e commercianti e a quanti dopo il lockdown di due  mesi versano in condizioni  economiche  e di salute  quanto meno difficili.  Ha aperto così uno sportello telefonico gratuito multidisciplinare tel 02/5462611 (dalle 9 alle 16).
Serve una medica, un’avvocata, una commercialista ma anche una notaia, una psicologa, un’architetta per una consulenza, un consiglio professionale. C’è la primaria di cardiochirurgia, la scienziata biologa, la civilista e la penalista che sono a disposizione.

Il Soroptimist è una associazione mondiale di donne di alta qualificazione professionale, così “in questa fase così difficile e delicata - spiega Mariolina Coppola, presidente Nazionale del Soroptimist International d’Italia - abbiamo capito che il nostro vero patrimonio da donare sono le competenze professionali delle socie in prima linea, seguendo gli ideali di solidarietà che caratterizzano l’associazione da 100 anni”. 
Sono 150 le professioniste di vari club che si mettono a disposizione allo sportello gratuito multidisciplinare per sostegno e consulenza gratuite. Per dare qualche numero: 20 commercialiste, 20 notaie, 20 avvocate, 30 mediche, 60 psicologhe”.                                                               Il Soroptimist d’Italia mira ovviamente alla emancipazione ed alla parità della donna ed un importante convegno con relatori di primissimo piano è stato organizzato a questo proposito presso la Sapienza: “Divario di genere: cambiamo le regole”.

Toti: “la sanità ligure è una delle migliori del Paese”

Super User 15 Maggio 2020 1044 Visite

“Alla vigilia di un week end importante per la riapertura progressiva delle attività economiche in tutta Italia, vogliamo fare il punto su quello che è stato, è e sarà lo sforzo straordinario della nostra sanità che, sia per organizzazione sia per qualità delle cure, si è dimostrata una delle migliori del Paese. Lo facciamo con la trasparenza che abbiamo sempre mantenuto nei confronti dei cittadini, del governo e dell’Istituto Superiore di Sanità, a cui anche in queste ore abbiamo fornito una mole straordinaria di dati, tutti piuttosto confortanti. Ad ogni professionista impegnato nell’emergenza – medici, infermieri, oss, tecnici, esperti della task force di Alisa e tanti altri - va il nostro ringraziamento per il loro lavoro, che ci ha consentito di superare i momenti più difficili e che proseguirà anche nei mesi futuri, nella fase 2 e nella fase 3, in termini di salvaguardia della popolazione: i cittadini devono essere sicuri che continueremo a monitorare i numeri e a tenere questo gigantesco impianto di sicurezza, pronto e attivo per qualsiasi evenienza”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha fatto il punto oggi sull’emergenza coronavirus, che ha colpito la Liguria dal 25 febbraio scorso, con il primo caso positivo di covid in un albergo di Alassio.
“La nostra sanità, con la regia di Alisa, ha dimostrato grande capacità di decisione nel mettere a sistema e organizzare con lucidità una risposta tempestiva ed efficace – aggiunge la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale – in un momento di emergenza senza precedenti, in mancanza di chiare indicazioni da parte delle autorità europee e nazionali. La strada non è finita: la prossima sfida – ha aggiunto – è oggi trovare un equilibrio anche in sanità tra l’indispensabile tutela della salute e la riapertura delle attività in elezione”. “Oggi siamo qui – aggiunge l’assessore Viale - per dare il senso, attraverso i numeri, del grande impegno messo in campo dalla fine di febbraio ma non bisogna dimenticare che, dietro quei numeri, c’è stato l’accompagnamento quotidiano della sofferenza, del dolore legato alla perdita e della fatica dei nostri operatori. Questi numeri rappresentano persone, volti, famiglie: pazienti che hanno avuto l’assistenza adeguata con un posto letto in un reparto a media intensità o in terapia intensiva, infermieri, medici e operatori sanitari che hanno lavorato senza sosta, persone che purtroppo non ce l’hanno fatta con il dolore delle loro famiglie, volontari delle pubbliche assistenze. Non dobbiamo mai dimenticarlo”, conclude l’assessore alla Sanità.

Il bollettino del coronavirus in Liguria

Super User 15 Maggio 2020 1011 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, venerdì 15 maggio.

4.599 attualmente positivi (-26)

416 pazienti in ospedale (-27), di cui 31 in terapia intensiva / UTI (-4)

2.187 a domicilio (-30)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.996 (+31)

Guariti non più positivi = 3.125 (+84)

9.058 casi totali da inizio emergenza (+65)

Deceduti = 1.334 (+7)

Tamponi = 76.012 (+1.764)

Ospedalizzati:

Asl1 = 67 (8 UTI)

Asl2 = 75 (5 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 48 (6 UTI)

San Martino = 69 (7 UTI)

Galliera = 70

Evangelico = 15

Gaslini = 1

Asl4 = 30 (1 UTI)

Asl5 = 41 (4 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 654

SV = 795

GE = 2.934

SP = 212

non assegnati = 4

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.424

Asl1 = 134

Asl2 = 449

Asl3 = 314

Asl4 = 272

Asl5 = 255


I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

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