Il pensiero di Giovanni Toti
Il Governatore della Liguria Giovanni Toti è stato intervistato da Pietro Senaldi di "Libero".
Un'intera pagina. Qualche pillola del Toti-pensiero.
- Forza Italia non è un'azienda e non è affatto al tramonto.
Mi sembrerebbe sciocco cambiarlo. Forza Italia è un bel nome e il brand è molto radicato.
- Siamo un partito che se vuole farsi male ci riesce benissimo, come si è visto a Roma e a Torino, dove abbiamo raccolto il 4%. Se invece si fanno le scelte giuste, quelle che ci chiede l'elettorato, come a Milano e in molti altri capoluoghi, si arriva al 20%.
- Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, più qualche ex che adesso sta dall'altra parte o ha già cominciato a ripensare alla sua posizione.
Non traditori, persone che si sono trovate un contenitore di riflessione in attesa degli eventi.
- Tremonti. Persona di grosso talento ma che ha fatto anche grossi guai.
- Credo che il baricentro della coalizione sarà il fronte moderato.
- Il mio ingresso in politica è recente, sono ancora percepito come una faccia nuova, e in questi tempi di rigetto per la casta conta molto. In più sono una figura aggregante e credo anche che mi porti molta simpatia la mia vicinanza a Berlusconi. Sono percepito in sintonia con Berlusconi.
- Berlusconi è più del capo. E' il fondatore. E' il dna di Forza Italia.
- Il cerchio magico non è mai esistito.
- Il vero rivoluzionario sono io in Liguria non i sindaci grillini.