Il suicidio di Luigi Morgillo
Stringe il cuore a leggere il patetico addio alla politica del professor Enrico Musso, che aveva tentato prima di fare
il sindaco di Genova e poi addirittura il presidente della Regione Liguria. Ammette la sconfitta, saluta e se ne va (all'università). Fa tenerezza anche la sconfitta di Maria Grazia Frijia, che con Forza Italia aveva vinto tante battaglie e che con Liguria Libera ha subito un tremendo kappao. Molto stimata nella zona di La Spezia, era andata a chiedere il voto porta a porta e ne ha ottenuti più di 600 ma non le sono serviti a niente. Per qualche giorno, frastornata, si era allontanata anche da Facebook. Ora si dice pronta a ricominciare. Ma ricominciare da Liguria Libera? Lei ci aveva creduto, perché credeva in Luigi Morgillo, nella scelta era andata dove la conduceva il cuore, anche se la ragione le suggeriva di restare in Forza Italia (dove era apprezzata da tutti).
Liguria Libera era anche l'ultima speranza di Giuseppe Murolo, che ora deve proprio rassegnarsi a recitare la parte dell'ex.
Morgillo ha ammesso con franchezza che il progetto di Liguria Libera è fallito. Ma si è dimenticato di dire che il naufragio è tutta colpa sua. Lui non ha rischiato nulla. Ha evitato di presentarsi, forte del bel vitalizio che si è maturato con il partito di Silvio Berlusconi. E il portavoce di Berlusconi, Giovanni Toti, la prima persona che ha interpellato approdando in Liguria è stato proprio lui. Lo considerava un amico. L'incontro ad Ameglia era stato molto cordiale. Si aspettava quindi che Morgillo dicesse: noi siamo di centrodestra, andiamo con Toti. Avrebbe preso sicuramente più voti. E oggi sarebbe anche lui sul carro dei vincitori.
Invece Morgillo si era montato la testa. Credeva che Enrico Musso potesse davvero essere l'asso nella manica, l'ago della bilancia: andiamo da soli. Un autentico suicidio, un harakiri politico in piena regola, una morte annunciata. Ma l'estroso Morgillo non ha affossato solo Liguria Libera. Ha dato il colpo di grazia a quanti avevano creduto in lui.
Elio Domeniconi