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La fine di Enrico Musso

Enrico Musso

Sicuramente dopo questa (ennesima) brutta figura cesserà di fare politica. Forse porterà a termine il mandato

in consiglio comunale, a fianco della sorella Vittoria, detta (familiarmente) Viky. Per uno che era arrivato al Senato della Repubblica, sia pure perché "nominato" da Claudio Scajola, è una brutta fine.
Personalmente non avevo dubbi che sarebbe finita così. Mi meravigliavo quando Liguria Libera annunciava che lo davano all'8%, non ci credevo proprio, mi sembrava impossibile.
Prima di prendere la decisione della sua vita, Maria Grazia Frijia (detta Fria), che rappresentava Forza Italia nel Comune di La Spezia e che in Regione lavorava nel gruppo, mi aveva chiesto consiglio. E io, come un padre verso la figlia, le avevo detto: "Resta in Forza Italia!". Poi lei, come era suo sacrosanto diritto, aveva preferito seguire il suo Maestro Gino Morgillo in Liguria Libera e così ha fatto la fine di Musso. Nonostante sia molto stimata nel territorio. E nonostante la campagna elettorale quasi porta a porta, accompagnata da un padre che si è trasformato in portaborse con la speranza di farla eleggere.
Ho pensato: se Morgillo punta su Musso, significa che è alla canna del gas. I segnali erano tanti. L'avvocato Mario David Mascia, che aveva ideato il nome "Liguria Libera" e aveva partecipato alla presentazione del movimento, poi è rientrato in Forza Italia. Mi risulta che non abbia votato per lui nemmeno il giornalista che l'aveva creato (politicamente), il grande Franco Manzitti, che l'aveva presentato a Claudio Scajola. Manzitti ha confidato agli amici di aver votato per Giovanni Toti, con preferenza ad Aldo Siri che aveva apprezzato quando era presidente della sua circoscrizione.
Musso aveva sbraitato quando Sky non l'aveva fatto partecipare al dibattito tra i “grandi”, relegandolo tra i “piccoli”. Ma Sky aveva visto giusto, i risultati elettorali hanno confermato che il Professore non ha più un seguito. In un (ennesimo) eccesso di autostima aveva detto: non mi faranno presidente dell'Autorità Portuale anche se sono il più bravo di tutti.
Questo quando si era avanzata l'ipotesi che potesse essere ricompensato da Raffaella Paita se avesse portato via un bel po' di voti a Giovanni Toti. Ma a Toti, Musso ha fatto un baffo.
Morgillo aveva annunciato: noi andiamo da soli perché vogliamo diventare l'ago della bilancia. Invece dovranno scomparire dalla scena. Mi dispiace per la brava Maria Grazia Frijia (Fria), che per non dare un dispiacere a Morgillo, ha scelto di suicidarsi. Genova3000.it l'aveva avvertita...

Elio Domeniconi

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