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Politica

Berlusconi e Toti costretti alla pace

Super User 23 Giugno 2019 1155 Visite

Pace come male minore. E’ stato questo il motivo che ha spinto Berlusconi a nominare Toti coordinatore (per il Nord) di Forza Italia e lo stesso Toti ad accettare l’incarico? Sta di fatto che la vicenda aveva preso una piega pericolosa per entrambi: il Cavaliere avrebbe rischiato l’isolamento politico e il governatore si sarebbe dovuto avventurare nella difficile, quanto incerta, gestione politica ed economica di un nuovo partito che, seppur alleato con Lega e Fratelli d’Italia, non avrebbe ricevuto aiuti da nessuno. Anzi, come abbiamo visto nelle recenti europee, la concorrenza va combattuta tra alleati.
Alcuni però si domandano: Toti può fidarsi di Berlusconi? Se chi dice questo fa riferimento al 2016, quando l’ex premiere lo aveva sostituito con Stefano Parisi (durato pochissimo), il dubbio è comprensibile. Ma erano altri tempi. Altro Berlusconi. E, soprattutto, altro Toti.

Le seconde file della politica spingono

Super User 23 Giugno 2019 1328 Visite

Dopo le condanne di primo grado per le spese pazze in Regione Liguria e l’indagine della Corte dei Conti (passata alla Magistratura) sui rimborsi in Comune a Genova che hanno coinvolto tutti i partiti, le seconde file dei vari schieramenti politici spingono per avanzare, con l’intento di prendere il posto dei leader momentaneamente “azzoppati”.
Se in un primo momento si sono sprecati i post su Facebook a favore dei “colonnelli” condannati o indagati, sono in molti a scommettere che a Genova presto ci sarà un avvicendamento all'interno dei partiti. Perché chi non può più combattere deve essere sostituito. Così succede in guerra. Così succede anche in politica. E a settembre gli "eserciti" dovranno scegliere i "soldati" per la battaglia delle regionali del prossimo anno. Alla quale tutti vogliono partecipare.

Il risveglio dell’orgoglio azzurro

Super User 22 Giugno 2019 2511 Visite

In soli tre giorni, da quando è stato nominato coordinatore per il Nord di Forza Italia, Giovanni Toti è riuscito a risvegliare l’orgoglio tra gli azzurri.
Se fino a una settimana fa dire sei di Forza Italia poteva suonare politicamente mortificante per il continuo crollo di voti, adesso sono gli stessi forzisti a rivendicare la loro appartenenza. “Sono sempre stato di Forza Italia, non ho mai avuto intenzione di lasciare il partito”, si sente dire da alcuni esponenti genovesi, anche da quelli che negli ultimi mesi si sono nascosti o hanno guardato verso altri movimenti. Insomma, sembra di essere tornati ai tempi migliori dell’era Berlusconi, quando tutti sventolavano le bandiere di Forza Italia.
Il merito è di Toti, sul quale tutti sperano, orgogliosamente. A Genova siamo passati dal Liguria Pride al Blue Pride.

Il viaggio per Roma di Toti parte dalla Spezia

Super User 22 Giugno 2019 1046 Visite

“Una delle riunioni organizzative per la grande assemblea del teatro Brancaccio a Roma il 6 Luglio. Qui siamo a Spezia. In questa sala ci sono assessori regionali, parlamentari, tanti sindaci, consiglieri e assessori comunali, militanti. Tutti insieme, alcuni con la tessera di Forza Italia in tasca, molti altri che l’hanno abbandonata, altri ancora provenienti da esperienze diverse. Tante storie personali ma un unico sogno: costruire un movimento politico di nuovo aperto, democratico, meritocratico, inclusivo, che sia la casa di tutti e dia quelle risposte che il Paese si aspetta. In queste ore Forza Italia, con le sue scelte, si è candidata per essere la piattaforma di partenza per questo percorso. E le prossime ore, le tante cose che dovremo immediatamente cambiare ci dimostreranno se questo è possibile. Io voglio crederci e ci ho messo la faccia. Ma di certo non deluderò mai chi si aspetta immediati, reali, concreti passi per avviare subito quella stagione di cambiamento che ci porterà in autunno a vender nascere, con elezioni di popolo a cui tutti saranno chiamati a partecipare, quel nuovo grande movimento liberale, popolare, riformatore di cui il Paese ha bisogno. Andiamo avanti e #cambiamoinsieme per un’Italia in crescita... vi aspetto il 6 luglio a Roma!”. E’ il post di Giovanni Toti.

Traballa il renziano Vito Vattuone

Super User 21 Giugno 2019 1843 Visite

Le prime nomine di queste ultime settimane, arrivate per mano della direzione centrale del nuovo Pd di Nicola Zingaretti, non fanno presagire nulla di buono tra i renziani. I seguaci liguri dell'ex sindaco e presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, nonchè ex premier e segretario del Pd, sono sul chi va là. Ma se Victor Rasetto e Federico Romeo, per fare due nomi a caso, non hanno nulla da temere, secondo alcuni rumors, chi potrebbe rischiare è il segretario regionale del Pd, Vito Vattuone da Casarza Ligure (val Graveglia, alle spalle di Sestri Levante). Renziano moderato, Vattuone era però stato eletto da entrambe le componenti, sua renziana che bersaniana, all'epoca. Dalla sede di via Maragliano non fanno trapelare nulla, ma il capo gruppo regionale del Pd, il savonese Giovanni Lunardon, assieme ad altri filo zingarettiani (vedi l'ex segretario cittadino, l'avvocato Alessandro Terrile), potrebbe cambiare qualcosa dell'asset regionale del Pd.

Toti: schema nazionale in tutte le regioni

21 Giugno 2019 718 Visite

Anche nelle regioni Forza Italia avrà "figure di garanzia" come Toti e Carfagna a livello nazionale e un "comitato per le regole". Così ha dichiarato oggi Toti ai giornali preannunciando una Rivoluzione di Ottobre per Forza Italia anche in Liguria.
C'è da scommettere che proprio la Liguria governata da Toti farà da modello, con facce nuove scelte alle primarie e non più calate dall'alto per grazia ricevuta.
Anche se ieri all'appuntamento con Mara Carfagna si sono presentati a favore di telecamere i fedelissimi 'nominati' da Toti nel listino regionale Giacomo Giampedrone e Ilaria Cavo.

Bagnasco si dimette da coordinatore di FI

21 Giugno 2019 1047 Visite

“Non sono un rivoluzionario, ma ritengo che ci sia la necessità di mettersi in gioco per il rinnovamento del partito. Rassegno pertanto le mie dimissioni da Coordinatore provinciale di Forza Italia a Genova, perché voglio dare seguito al percorso disegnato dal Presidente Berlusconi che, anche questa volta, ha fatto una scelta lungimirante e coraggiosa. Con gli auguri di buon lavoro ai neo Coordinatori, Mara Carfagna e Giovanni Toti, voglio dare il giusto segnale di cambiamento richiesto, affinché tutti i ruoli siano contendibili, anche da coloro che vorranno in futuro essere i nostri compagni di squadra. Chiedo inoltre, a tutti gli organi dirigenti, la disponibilità a dare seguito a quanto chiesto dal nostro Presidente, non solo nell’interesse di Forza Italia, ma soprattutto per tornare ad avere una forza moderata e liberale al Governo” - Così il deputato di Forza Italia Roberto Bagnasco, nella lettera di dimissioni da Coordinatore provinciale indirizzata al Coordinatore Regionale di Forza Italia in Liguria, Sandro Biasotti e, per conoscenza, al Presidente Silvio Berlusconi ed ai neo Coordinatori Carfagna e Toti.

La Liguria avrà una governatrice?

Super User 21 Giugno 2019 1496 Visite

Da quando Giovanni Toti è coordinatore (per il Nord) di Forza Italia sta prendendo sempre più campo l’ipotesi di un suo possibile passo di mano alla guida della Regione Liguria.
Il governatore sarà sempre più impegnato a livello nazionale e presto (prima delle regionali) potrebbe anche far parte di un nuovo governo targato centrodestra vecchio modello.
Tra i papabili sostituti c’è Ilaria Cavo, attuale assessore regionale (entrata in Regione tramite il listino), personaggio nazionale (è giornalista Mediaset) e fedelissima di Toti (in questi frenetici giorni è stata a Roma con lui), tanto che per alcuni è il raggio più splendente del cerchio magico totiano. 
Per avverarsi questa profezia si devono però incastrare diverse costellazioni. Toti deve essere ammaliato da importanti impegni romani e la Lega deve lasciare il passo in Liguria a Forza Italia, cosa che Salvini aveva già fatto nel 2016 (quando non era al 35%), costringendo Edoardo Rixi (già alle prese con le spese pazze) a un passo indietro. 
Adesso che è venuto meno l’obiettivo comune del trio Salvini-Meloni-Berlusconi, che era quello di far fuori Berlusconi, i rapporti tra i tre potrebbero anche cambiare, visto che Salvini e Meloni non hanno nessun interesse a far crescere un partito concorrente che sembrava morto.
Malgrado tutto, Ilaria Cavo riuscirà a diventare la prima governatrice della Liguria?

I berlusconiani doc possono stare sereni

Super User 21 Giugno 2019 1150 Visite

Negli ultimi anni abbiamo assistito in Liguria a continue battaglie all’interno di Forza Italia.
I cosiddetti berlusconiani doc hanno fatto di tutto per impedire (l’inarrestabile) ascesa di Giovanni Toti all’interno del partito. Si ricordano riunioni e pizzate organizzate dai seguaci del Cavaliere per dare spallate al governatore. Da oggi, da Ventimiglia (o meglio, da Imperia) a Sarzana tutti i forzisti devono fare i conti con Toti, che potrebbe mettere in atto una bella scrematura tra i suoi (ex) oppositori.
Non la pensa così il neo coordinatore: “Forza Italia deve cambiare, deve diventare la casa di tutti, iscritti e non”. I berlusconiani quindi possono stare sereni. Perché Toti non porta rancore. E non è un tipo vendicativo.

A Genova è scoppiata la labirintite arancione

Super User 21 Giugno 2019 1198 Visite

La nomina di Giovanni Toti a coordinatore (per il Nord) di Forza Italia ha fatto perdere l'orientamento agli arancioni, sembrano soffrire di labirintite. Alcuni assessori e consiglieri (comunali e municipali) che hanno sposato fin da subito il progetto totiano sarebbero infatti disorientati (non sanno dove andare e che pesci pigliare) per la concorrenza degli azzurri, che fino a ieri pensavano fuori gioco e invece rimessi in gara dalla rinascita di Forza Italia. 
La battaglia principale sarà per le candidature alle regionali del prossimo anno. I posti ordinati dal neo coordinatore saranno pochi e solo azzurri: la lista arancione, creata a doc per la signora Lilli Lauro, non ha (secondo noi) più senso di esistere. Perché dal buon risultato di Forza Italia in Liguria dipenderà il futuro di Toti. Anche se non dovesse essere lui il candidato governatore.

Il modello Toti, però, si arena a ponente

Super User 20 Giugno 2019 986 Visite

L'entusiasmo dato dalla mossa da vero top player dell'ex Cav nella nomina di Giovanni Toti e Mara Carfagna a nuovi coordinatori nazionali di Forza Italia, non deve fare riflettere su due sconfitte politiche passate inosservate, o quasi, qua, nella lontana Genova. Nel ponente ligure, infatti, sono giunti due sonori ko, anche se nel Levante sono arrivate le vittorie bulgare di Rapallo, Recco e Santa Margherita Ligure. A Sanremo al primo turno, dove il centrodestra pensava di tornare in sella nonostante una bella campagna elettorale, e ad Albenga al ballottaggio. Qua, Calleri del centrodestra, nel secondo turno ha raccolto incredibilmente meno voti che nel primo (di domenica 26 maggio), mentre il centrosinistra di Tomatis ha strappato una città importante nell'ottica della politica regionale, una vittoria quasi inaspettata per il Pd ed i suoi cespugli di alleati. Insomma, quel "modello Toti" di centrodestra allargato, da Fratelli d'Italia (e la Destra di Alemanno) fino ai centristi dell'Udc di Cesa, passando per Direzione Italia di Fitto, Forza Italia, liste arancioni, civiche moderate, Lega, dopo aver fatto man bassa in questi ultimi 4 anni (regione Liguria, Genova, Savona, La Spezia su tutte), ora subisce una piccola frenata fisiologica. A completamento di tutto, in una riviera di ponente un tempo di centrodestra, a Pietra Ligure ecco il successo di De Vincenzi del Pd, mentre persino a Finale Ligure (dove alle Europee, nel medesimo giorno, ha stra dominato il centrodestra e la Lega in particolare) vince il centrosinistra a sorpresissima.

Toti: Forza Italia casa di tutti

Super User 20 Giugno 2019 982 Visite

“Forza Italia deve cambiare, deve diventare la casa di tutti, iscritti e non. E a questo continueremo a lavorare. Ora più che mai abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi per costruire un partito nuovo che accolga popolari, riformisti, liberali e tutti coloro che in questi anni si sono allontanati della politica. Andiamo avanti più convinti di prima nel cambiamento! Ci vediamo il 6 luglio a Roma”. E’ quanto ha dichiarato oggi il neo coordinatore di Forza Italia, Giovanni Toti.

La rovesciata di Berlusconi

Super User 20 Giugno 2019 2005 Visite

Se in Forza Italia c'è chi attendeva un colpo di tacco di Silvio Berlusconi, il colpo di ieri sera (Toti e Carfagna coordinatori nazionali del partito) va al di là di un semplice gesto tecnico da calciatore amatoriale.
In gergo calcistico si potrebbe parlare di spettacolare rovesciata, perché il presidente di Forza Italia non solo ha giocato di anticipo evitando di finire in fuorigioco ma ha persino fatto un goal addirittura su assist delle stesse voci critiche del partito.
A questo punto la convention del 6 luglio al Teatro Brancaccio sarà qualcosa di diverso da una manifestazione dell'orgoglio arancione e ci potranno andare anche gli azzurri che erano pronti a rimanere berlusconiani fino alla morte.
Chi nella campagna elettorale per le Europee aveva già fatto un passetto di lato, appoggiando candidati della Lega, evidentemente aveva fatto male i conti. Ma in molti sono convinti che non ci saranno rese dei conti all’interno del partito.

Toti e Carfagna coordinatori di Forza Italia

Super User 19 Giugno 2019 2915 Visite

Nei giorni scorsi Genova3000 aveva scritto del continuo pressing di Silvio Berlusconi su Giovanni Toti per convincerlo a non lasciare Forza Italia (leggi). Stasera è arrivata la nomina del governatore ligure e di Mara Carfagna a coordinatori del partito, che avranno anche la responsabilità di coordinare l’organizzazione del partito, sulla base delle indicazioni di Berlusconi, e di curare anche il coordinamento di un gruppo al quale verrà affidato l’incarico di redigere una proposta di modifica statutaria da presentare al congresso nazionale.
“È stata una lunga giornata, a suo modo unica e rivoluzionaria nella storia del centrodestra. Abbiamo avviato un percorso. La strada sarà lunga e ancora da definire per tantissimi aspetti. L’obiettivo è che tutti tornino a partecipare e scelgano insieme il futuro. Anche una lunga marcia comincia con un passo. Lo ha detto un esperto di lunghe marce”. E’ il commento di Giovanni Toti.

Muzio aspetta il colpo di tacco di Berlusconi

Super User 19 Giugno 2019 1546 Visite

Claudio Muzio, consigliere regionale primo degli eletti per Forza Italia alle ultime regionali del 2015, con 3100 voti, non sarà al Teatro Brancaccio il prossimo 6 luglio.
Lo ha scritto lui stesso in una nota per smentire le notizie di stampa che volevano tutti i consiglieri regionali azzurri della Liguria in partenza per l'Italia in Crescita di Toti.
Muzio ha anche aggiunto che al Consiglio Nazionale di Forza Italia del 25 giugno si aspetta dal presidente Berlusconi “quel colpo di tacco che tante volte ci ha fatto vedere nei momenti difficili”.

Belsito invita Salvini a un faccia a faccia TV

Super User 18 Giugno 2019 2142 Visite

Ieri, all’uscita del tribunale di Genova che lo ha assolto nel processo per associazione a delinquere per alcuni appalti, l’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, ha dichiarato che è disponibile a un confronto diretto in Tv con Matteo Salvini sui soldi della Lega, specificando però che andrebbe fatto con documenti e bilanci alla mano.
Il Capitano accetterà l’invito dell’ex braccio destro di Bossi?

La battaglia dei sondaggi su Toti

Super User 17 Giugno 2019 723 Visite

A pochi giorni dal meeting romano è battaglia sui sondaggi su una nuova forza politica guidata da Giovanni Toti. Secondo un sondaggio realizzato da Swg, pubblicato oggi da Adnkronos, Toti sarebbe al 7% (praticamente il valore di Forza Italia); mentre per "Il Giornale" Silvio Berlusconi avrebbe dati che attestano il governatore ligure dall’1 all’1,5%.
Sei punti di differenza fanno una bella differenza. Soprattutto per chi il 6 luglio deve viaggiare verso il Teatro Brancaccio.

Ubaldo Santi: non potevano estromettermi

Super User 16 Giugno 2019 2566 Visite

Ubaldo Santi, consigliere a palazzo Tursi, prima di Vince Genova, poi di Fratelli d’Italia e adesso unico membro del neo gruppo misto, ha risposto ad alcune domande di Genova3000. 

Lei ci dice che l’espulsione dal gruppo è irregolare, perché?
“Non potevano espellermi dal gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, perché i consiglieri non hanno questo potere. Alcuni colleghi erano contrari alla mia permanenza all’interno del gruppo. A spingere però il coordinatore ligure, Massimiliano Iacobucci, verso la mia fuoriuscita è stata l’astensione di qualcuno, che ha rimandato la decisione al collegio romano”.

I santi di Roma, Daniela Santanché in testa, non hanno aiutato il Santi di Genova?
“Non è così! Non ho chiesto aiuto a nessuno, anche perché non ho mai preso la tessera di Fratelli d’Italia”.

Adesso cosa farà?
“Continuerò la mia azione di consigliere con la stessa determinazione nel dare valore al ruolo di rappresentante dei cittadini in consiglio, come ho fatto per le farmacie comunali”.

Come valuta la sua esperienza nel gruppo di FdI a Tursi?
“Il gruppo di FdI in Comune con questo atto perde ulteriore scopo politico, appiattito sulla Lega ed asservito, privo di voce propria, nei confronti della giunta e del sindaco e se non fosse per il numero legale potrebbero starsene a casa serenamente”.

E dell’abbraccio Salvini-Meloni cosa ne pensa?
“FdI dimostra che le aperture verso l'area riformista e liberale sono e restano pure enunciazioni e la vocazione all’alleanza a tutti i costi con la Lega si rivelerà un flop politico e così la loro speranza di andare al voto che non ci sarà. Semmai ci saranno altre alleanze, ma alle urne non si andrà”.

A chi dice che vuole allargare il gruppo misto per mettere in difficoltà la giunta cosa risponde?
“Il mio impegno sarà anche quello di riunire i volonterosi amici riformisti che si sono sparsi per dare loro voce in consiglio e non dimentichiamo che i “cesari” piccoli, grandi e soprattutto finti prima o poi cadono”.

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