Quel che resta di Esselunga a Genova
Con la scomparsa dell'ultra novantenne Caprotti, sfuma quasi definitivamente l'approdo del colosso
alimentare italiano Esselunga a Genova. In fondo, era un vecchio pallino dello stesso Caprotti lo sbarco nel capoluogo ligure, cui tentava da anni senza successo per via dell'alleanza, mai sbandierata, ma evidente secondo il centrodestra regionale e comunale, tra Tursi, piazza De Ferrari quando regnava Claudio Burlando e la Coop, la concorrente numero uno di Esselunga.
E allora in questi giorni stiamo assistendo alla spartizione dell'eredità di Caprotti e i dipendenti spezzini temono sul proprio futuro. Ma a Genova cosa resterà di Esselunga, a parte i progetti mai realizzati di Campi, via Piave ad Albaro e Ca' de Pitta a San Gottardo? Solo le aiuole davanti allo Champagnat ad Albaro sponsorizzate da Esselunga, un primo tentativo, ben riuscito, di far breccia nel cuore dei genovesi.