Antonino Tripodi, il re della Uil genovese
Continua la ricerca meticolosa da parte della redazione di “GENOVA 3000”. Questa volta entriamo nel mondo
sindacale genovese per narrare le gesta di uno dei "boss" della Uil genovese della centrale piazza Colombo, nel cuore della city, il blucerchiato Antonino Tripodi. Sampdoriano fino al midollo, Antonino in passato, oltre a comparire in tv con una sua rubrica sindacalista, era stato protagonista di due pirotecniche campagne elettorali sotto la bandiera del Pd. Si fece eleggere nel Municipio Bassa Val Bisagno a suon di preferenze, poi tentò la scalata a Tursi senza fortuna. In piazza Manzoni era molto apprezzato ed aveva fraternizzato persino con i rivali di Alleanza Nazionale. Ma il suo capolavoro è alla Uil, dove è molto conosciuto ed apprezzato. Esperto del settore lavorativo con tutti i suoi guazzabugli Tripodi è sempre stato dalla parte dei lavoratori.
Mentre in Municipio era stato bravissimo, in tutta Marassi, a farsi apprezzare per il suo impegno per battaglie comuni come l'asfaltatura di via Robino, le scalette pericolanti di via Emery, le fermate del bus numero 356 e 383 non in perfette condizioni, i tombini intasati eccetera eccetera.