A 15 anni dall'11 settembre
Sono passati 15 anni dall'11 settembre 2001, quando avvenne una delle vicende più drammaticamente incredibili
e cruente della storia moderna e post bellica. Un attentato da fantascienza macabra e crudele che abbatté le torri gemelle di New York, uccidendo quasi tremila persone. Al di là dello sbigottimento che permane tuttora, quando a pensarci bene appare ancora incredibile un tale evento, quella data ha segnato una svolta epocale nella nostra vita ed in quella dell'umanità intera. Nulla di più eclatante in senso negativo nella storia recente, a parte l'olocausto degli ebrei. Da al Qaeda all'Isis, il mondo è sotto stress ed in una sorta di guerra globale in nome di una follia integralista che non ha senso. Non è guerra di religione ma chi la fa tale la proclama. Ed in questa guerra non santa ma satanica sono morte ormai migliaia e migliaia di persone. Strage degli innocenti che continua e che, anche di recente, ha insanguinato i Paesi più avanzati in una maniera seconda soltanto alla guerra mondiale del secolo scorso. E' cambiato il nostro modo di vivere, sottoposti a continui controlli di sicurezza e con il vicino di casa che potrebbe essere o diventare terrorista. In tutto il mondo si celebrerà questa data di orrore mentre questo orrore, purtroppo, si presenta da allora con ripetitività costante, complice anche un mondo che piange troppo sulle vittime e non ha messo in atto, da allora ad adesso, una strategia politica prima che militare, capace se non di annientare questa follia terroristico-omicida, almeno di ridurla al minimo, salvo aver scatenato guerre, alla luce dei fatti, inutili. Alla politica tale compito. Noi, come giornalisti, ci limitiamo ad invitare il mondo islamico, affascinante e ricco di storia, a tenere in seria considerazione che le devianze di violenza nuocciono alla sua causa in primo luogo e quindi ad intervenire al suo interno. Nessuno si senta offeso ma piuttosto comprenda nel verso giusto che se è polemica per le donne che decidono di fare le miss e tali concorsi vengono quasi messi all'indice perché si ritiene riducano la donna- oggetto, che dire allora se la donna indossa il burka? E' questione di cultura con quello che ne consegue.
Ma dal 15 settembre di 15 anni fa il mondo è anche mutato in maniera nefasta nell'aspetto economico, tanto da far temere che dietro alla guerra di religione o pseudo tale, ci siano interessi molto più volgari e ben diversi dall'ascetico o soprannaturale. Quel giorno le Borse di tutto il mondo persero di botto anche 10-20 punti percentuali. Da allora è iniziata una crisi per la quale...anche i ricchi piangono, e l'economia globale ha avuto una caduta pari se non peggiore al periodo bellico scatenato da quel folle e crudele dittatore tedesco che provocò ferro e fuoco nel mondo. Ed anche su questa crisi, iniziata indubitabilmente quell'11 settembre, la politica e la finanza mondiale si sono rivelati imbelle ed incapaci. Non hanno saputo contenere la crisi crescente per cui con le torri è crollata la ricchezza ed il benessere per buona parte del globo e l'hanno persino peggiorata con un susseguirsi di regole e regolette che hanno massacrato le borse non già del Toro e dell'Orso ma piuttosto della gente comune. Hanno permesso ad un'elite mondiale di spregiudicati, per usare un eufemismo, di mettere le mani sulla ricchezza, facendo crollare il ceto medio che, dalla seconda guerra mondiale in poi, aveva generato quel benessere che ha mutato il mondo, i suoi usi e costumi in senso positivo. Non parliamo poi dell'Italia; degli illustri professori che hanno creato iniquità sociale a partire dalle pensioni. Tecnici, burocrati e politici le cui malsane decisioni stanno facendo genuflettere i benestanti. Mentre loro, improduttivi e saccenti in buona parte, mantengono (come ripetiamo in maniera quasi ossessiva ma veritiera) lauti ed immeritati stipendi e pensioni da favola.
Di questo ed altro parlerò lunedì nel mio solito editoriale televisivo serale a Telegenova.
Dino Frambati
www.dinoframbati.com