Regione, chiuso il caso Poggi
E' arrivata l'archiviazione per il procedimento disciplinare a carico di Nicola Poggi,
l'ex Economo Generale della Regione Liguria, difeso dall'avvocato Mario David Mascia, che rischiava il licenziamento solo perché nel 2013, entrate in vigore le nuove regole sulla contabilità economale, aveva dovuto provvedere alla chiusura della gestione a partire dal 1997 e perciò due anni dopo si era visto contestare tutti i pregressi “disallineamenti”, cioè gli errori di registrazione fra le scritture delle due strutture regionali competenti (Economato e Ragioneria) non rilevati in quasi vent'anni ed emersi solo nel corso delle postume operazioni di verifica.
L'addebito riguardava tutte le differenze apparentemente ingiustificate sulla carta fra entrate e uscite, senza che a monte fosse mai stata effettuata alcuna verifica di cassa.
In sede di audizione Poggi, per il tramite del suo legale, proprio per dissipare il dubbio che fossero veri e propri ammanchi di cassa i conti che in Ragioneria non tornavano (in particolare, per i pagamenti cash a copertura dei costi di funzionamento di assessorati ed uffici), aveva sollecitato la verifica sul contante maneggiato dal Cassiere e sui movimenti bancari facenti capo al conto corrente dell'ente, sul quale peraltro egli non aveva neppure la firma.
Il responso disciplinare, al di là di ogni exit strategy, certifica che il dirigente manco doveva essere messo 'sotto accusa': l'inchiesta interna sarebbe stata infatti attivata a scoppio ritardato e, manco a farlo apposta, proprio in un momento in cui Poggi, dopo 25 anni al servizio della Regione Liguria, era in procinto di ottenere la meritata progressione in carriera.