Gianni Belforte

Gianni Belforte (Tunnel, il Baretto, Villa Serra di Comago, la Bollina), è tornato a Genova

dopo un lungo viaggio nell'America del Sud e poi il solito soggiorno-relax a Santo Domingo. Lo sappiamo, perché l'ha racconto lui stesso, che quando i medici gli hanno annunciato che era stato colpito dal male del secolo, non si è perso d'animo. Ha assicurato di essere pronto a lottare e in attesa è andato a farsi un bel viaggetto intorno al mondo.
Rientrato a casa, ha cominciato le cure del caso. Ma ieri alle 19.30 ha dovuto farsi ricoverare al Pronto Soccorso per un'aritmia "probabilmente per accumulo di farmaci chemioterapeutici". Alle 21, i risultati dei  primi esami: tutto okey. Ma doveva ovviamente essere visitato dal medico. Siccome a mezzanotte e mezzo era ancora in attesa del dottore, si è stufato e se ne è tornato a casa, anche perché nelle prime ore del giorno successivo aveva un altro impegno tecnico.
Dopodiché Gianni Belforte si è chiesto: "Il servizio medico ti passa farmaci che costano 100 mila euro l'anno e poi al Pronto Soccorso c'è un solo medico per visitare 28 pazienti in attesa e di questi 4 erano arrivati al Pronto Soccorso in codice rosso. Non sarebbe necessario mettere un medico  in più?".
Ragionamento legittimo. Altrimenti si continuerà a parlare di malasanità.

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