Pettorino deve solo applicare la legge
Primocanale, in attesa del convegno sui porti organizzato dal senatore Maurizio Rossi, continua a mandare in onda
un'intervista del direttore Giuseppe Sciortino al commissario del Porto ammiraglio Giovanni Pettorino.
Francamente non si capisce perché l'ammiraglio (in genere i militari di carriera sono prudenti) abbia accettato di esporsi in un momento così delicato, soprattutto per il porto.
Una volta accettato l'invito, però, Pettorino avrebbe dovuto partire dal principio che finché c'è una legge, la legge stessa va rispettata. Non può, ad esempio, appellarsi a un regolamento per le concessioni che è ancora sul tavolo del ministro dell'economia e che non è stato ancora licenziato per via dei contrasti che ci sono tra i ministri di questo governo.
Nell'attesa c'è una legge da rispettare, la legge 84-94, che è poi quella stessa che gli ha permesso, come numero 2 dell'organigramma, di andare a fare il numero 1 a Palazzo San Giorgio, quando se n'è andato il presidente Luigi Merlo.
Questa legge permette il rinnovo delle concessioni, come è già avvenuto in altri porti, anche importanti.
Il porto di Genova ha la necessità, come hanno sottolineato più volte gli imprenditori, di riprendere a lavorare a pieno regime, senza subire ostacoli e ritardi di pura burocrazia e interessi politici.
Il commissario Giovanni Pettorino sa qual è il suo compito, previsto dalla legge. E allora applichi la legge, senza andare a menare il can per l'aia, in divisa da ammiraglio, sulla terrazza di Primocanale. Il senatore Maurizio Rossi, per fortuna, non è ancora il presidente della Repubblica. E, sempre per fortuna, non esiste ancora una legge-Pettorino.