Ricordiamoci di Bettino Craxi
La questione di fondo dell'Europa, ultima e definitiva, è legata come sempre al potere.
In qualsiasi situazioni di potere c'è chi comanda e chi subisce: patriotticamente, possiamo fare il tifo per Renzi e compiacerci che alzi la voce, sostenendo la dignità degli italiani; realisticamente dobbiamo valutare se ci porti a qualche risultato. E la scelta è quella di sempre: stiamo a corte, come cortigiani, con la coda tra le gambe, con adeguato servilismo, oppure far sentire la nostra voce, fuori dal coro, con tutto quello che ne consegue?
C'è un riferimento recente, il simbolo è Bettino Craxi. Non venitemi a dire che Craxi fu vittima di Tangentopoli e dei misfatti legati alla stagione delle tangenti, per altro mai sconfitta e, all'epoca di Bettino, accettata silenziosamente da tutti, come finanziamento dei partiti. Craxi alzò la voce, di brutto, contro Reagan, e si è visto com'è andata a finire. Per Bettino un cattivo destino, sostanzialmente i nostri rapporti con gli Stati Uniti non sono migliorati di un millimetro.
Cesare Lanza
(giornalista)