La mia risposta a Genova3000
Il presidente di Assagenti Gian Enzo Duci ha inviato al direttore di Genova3000 la seguente lettera,
che pubblichiamo con piacere.
Egregio Domeniconi,
Sfrutto la necessità di replicare all'articolo di domenica 3, per farLe, prima di tutto, gli auguri di buon anno.
Nel pezzo, i "suoi lettori" esprimono dubbi sulla mia conoscenza della legge 84/94: non ci sarebbe nulla di strano, eventualmente, nella mia veste di imprenditore ed agente marittimo, categorie di cui, da Govi in poi, la cultura è stata più volte messa in discussione nella nostra città. Essendo però da otto anni in Autorità Portuale (i primi quattro come membro della Commissione Consultiva, poi del Comitato Portuale) ed, ahimè, da quasi venti, docente presso il Dipartimento di economia dell'Università, alcune precisazioni credo siano indispensabili.
1. Non è vero che il commissariamento del porto di Genova fosse automatico. Le dimissioni a termine date da Luigi Merlo, avrebbero consentito la possibilità di avviare le procedure di nomina della terna prevista per la scelta del presidente e di completarne il relativo iter di designazione. Il non farlo è stata una scelta politica del Ministro.
2. La legge non prevede che il Comandante del Porto diventi commissario in caso di venuta meno del Presidente. Nei porti italiani, spesso, è capitato così, ma sempre per scelta politica del Ministro e comunque questa non è la norma: l'attuale commissario di Trieste ed i vari soggetti che si sono succeduti a Napoli negli ultimi anni, ne sono la semplice riprova.
3. Il commissario non ha gli stessi poteri del presidente dovendosi limitare alla "semplice" (anche se di semplice non c'è nulla nel porto di Genova) ordinaria amministrazione. Si vedano al riguardo gli interventi della Corte dei Conti su quei commissari che hanno ecceduto e gli stessi ordini del giorno dei primi due Comitati portuali presieduti dall'ottimo Ammiraglio Pettorino. A tale riguardo, spero di non violare nulla di riservato, ma mi permetto di segnalare che proprio il da Lei citato Fabio Capocaccia, di cui mi pregio dell'amicizia, fosse tra i più preoccupati sul rischio di avere un vertice depotenziato per il nostro porto.
Cordiali saluti.
Gian Enzo Duci
(presidente Assagenti)