Sogliano ha l'ordine di vendere
Quando si è saputo che Sean Sogliano, figlio di Ricky, aveva cominciato a lavorare per il Genoa si è capito
che la trattativa di Enrico Preziosi con Giovanni Calabrò non era vicina alla conclusione e anzi avrebbe potuto saltare. Se infatti un presidente ha intenzione di cedere la società non va a ingaggiare un direttore sportivo che è prima di tutto un uomo-mercato.
E' vero che Calabrò ha fatto i soldi a palate, ma proprio perché è diventato miliardario partendo da zero, vuol dire che non è uno sprovveduto.
La trattativa è complicata perché non riguarda solo il Genoa, Preziosi vorrebbe disfarsi anche di Giochi Preziosi, che da tempo è in difficoltà. Ma Preziosi ha già ceduto il 49% a Michael Lee, che ha il diritto di poter acquistare altre azioni da Preziosi e quindi di avere la maggioranza. Ma Preziosi vorrebbe inoltre mantenere la presidenza del Genoa per altri tre anni e questo a Calabrò non sta bene. Ma Calabrò è convinto di poter giocare con Preziosi come fa il gatto col topo, sapendo che ha bisogno di liquido.
Proprio per questo Preziosi ha ingaggiato Sogliano: perché venda e porti a casa i soldi che servono per portare avanti la gestione sino alla fine del campionato. Ma a questo punto il presidente rischia grosso. Perché se il Genoa dovesse scivolare ancora di più in fondo alla classifica, i tifosi sapendo che ci sarebbe un nababbo disposto a farla grande, renderebbero la vita impossibile a Preziosi. Che indubbiamente ha fatto miracoli per tenere così tanti anni il Genoa in serie A, ma ormai è arrivato al capolinea.