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Una pista ciclabile in corso Italia

Matteo Rosso

Matteo Rosso, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, e Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio

comunale di Genova, richiamano l’attenzione sulla necessità di una sede protetta per gli amanti delle due ruote sulla principale arteria del lungomare genovese. “Una soluzione semplice ed economica per far convivere, in sicurezza, pedoni e ciclisti”.
«In attesa che anche a Genova sia realizzata la più volte annunciata pista ciclabile che, a esclusione di qualche tratto sperimentale ‘monco’, non ha ancora visto la luce, pensiamo che sarebbe una soluzione semplice, veloce e molto economica individuare una parte del marciapiede della lunga promenade sul mare di corso Italia come corsia ciclabile. Già molte città in vari Paesi europei come Danimarca, Olanda, Francia e Belgio riservano una corsia, adeguatamente segnalata, limitrofa alla parte pedonale, solo per le biciclette. Se anche a Genova nei 2,2 chilometri di passeggiata, dalla Foce a Boccadasse, si adottasse questo semplice escamotage, metteremmo finalmente in sicurezza tutti i frequentatori, domenicali e non, della passeggiata, creando per altro, con solo pochi secchi di pittura, finalmente una pista ciclabile analoga a quelle presenti già nel resto dei Paesi Europei». Così intervengono Matteo Rosso, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, e Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio comunale di Genova, che richiamano l’attenzione sulla necessità di creare una corsia ad hoc per i ciclisti in corso Italia.
«La passeggiata affacciata sul mare – sottolineano i consiglieri – è frequentata da famiglie e sportivi che amano fare jogging, pattinare o andare in bicicletta. Sappiamo bene che nella nostra città, che poco si presta alle bici, la convivenza tra pedoni e ciclisti rappresenta un problema sia per il pericolo per i passanti che rischiano di entrare in collisione con i ciclisti, sia per questi ultimi che, invadendo il marciapiede, possono incorrere in multe. La convivenza coatta e “sregolata” tra pedoni e ciclisti può sfociare a volte anche in episodi di eccessiva animosità verbale e non solo proprio perché si contendono spazi identici o vicini. Secondo il codice della strada, l'itinerario ciclopedonale è una strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell'utenza debole della strada. Creando una corsi riservata alle bici, si potrebbe delimitare una parte del marciapiede di corso Italia alla percorrenza promiscuo bici-pedoni senza che nessuno entri in collisione con l’altro e si eliminerebbe alla radice la possibilità di insorgere di alterchi ed episodi che mettono a rischio l’incolumità delle tante famiglie e sportivi che frequentano nel tempo libero la nostra bellissima promenade».

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