Don Farinella contro Monteleone
Don Farinella - Monteleone
Don Paolo Farinella, parroco senza parrocchiani di San Torpete, nella sua omelia (laica) dal pulpito di "Repubblica"
ha raccontato un episodio che ha per protagonista l'ex presidente del Consiglio Regionale. Un pensionato, Vincenzo Quarenghi, dopo aver letto sul "Secolo XIX" le vicende che riguardano il noto membro dell'Udc scrive su Facebook la sua indignazione. Monteleone si sente diffamato e lo denuncia. Don Farinella gli manda due mail private ma non ottiene risposta. E ora il sacerdote scrive: " Se la risposta è portare un povero in tribunale, il giudizio morale è inequivocabile. Poiché Vincenzo non può pagare avvocati, ce ne facciamo carico noi cittadini, in base al principio che ogni politico è un nostro dipendente e noi cittadini siamo i suoi "sovrani". Quello che abbiamo risparmiato con i 44 euro del sindaco Doria, lo impegneremo nella difesa di un giusto che un accusato di peculato porta in giudizio. Non c'è più religione e nemmeno le mezze stagioni, caro sor Monteleone! Mi offro di sedere sul banco degli imputati al posto di Vincenzo Quarenghi".
Ma lei sa benissimo, caro don Farinella, che la responsabilità penale è personale e la legge non ammette quello che lei generosamente propone. Se proprio vuole evitare il processo al suo amico pensionato offra un bel risarcimento danni a Rosario Monteleone. E vedrà che l'ex presidente del Consiglio Regionale lo accetterà. Visto che adesso è senza lavoro. Invece di pagare l'avvocato per Quarenghi, "paghi" Monteleone. Dura lex, sed lex.
