La Marsigliese della retorica
Siamo diventati tutti francesi. In tutti gli stadi si è suonata la Marsigliese. Tutti commossi. Viva la Francia.
I cugini sono diventati fratelli. Su Facebook tutti amici sulla loro faccia hanno messo i tre colori della bandiera di Francia, blu, bianco e rosso.
Il dolore è stato indubbiamente sincero. Quando si vedono tanti morti, praticamente in diretta, non si può restare indifferenti. E noi italiani abbiamo sempre il cuore in mano.
E' autentica anche la paura. E' probabile che si vada davvero incontro alla Terza Guerra Mondiale. Questi pazzi dell'Isis sembrano disposti a tutto. Si fanno esplodere volentieri perché sono sicuri che nell'Aldilà avranno a disposizione anche 23 vergini. Allah è grande.
Il dolore è genuino, la paura pure. Ma la retorica, a mio avviso, avremmo potuto risparmiarcela. Come facciamo ad essere diventati improvvisamente francesi, quando ci siamo sempre odiati? Loro ci chiamano con disprezzo "macaronì", siamo mangiatori di pasta. Loro portano in tavola "fois gras", ostriche e champagne. Beaujolais e camembert. Noi pasta e fagioli, barbera e pecorino. Pochi italiani hanno l'erre moscia. Ce l'aveva l'avvocato Gianni Agnelli, buonanima.
Saremo anche cugini, ma alla lontana. Siamo stati avversari in guerra. Ci hanno portato via Nizza e Mentone, la Corsica, Briga e Tenda.
Abbiamo cercato di difenderci. A non tutti piacciono le ostriche (io sono tra questi). Gridiamo allo scandalo leggendo come vengono ingozzate le oche per rendere più gustoso il fegato (io sono tra quelli). Magari non disprezziamo la zuppa di cipolle, ma preferiamo le trenette al pesto. La nostra zuppa di pesce non ha nulla da invidiare alla loro che forse per i nostri gusti è troppo sofisticata. I nostri formaggi sono buoni e non puzzano. Il nostro spumante non è male. Il Brunello di Montalcino tiene testa a qualsiasi sino. La baguette è buona, ma anche il nostro pane non è da disprezzare. Tanto di cappello ai croissants, ma anche le nostre brioche sono buone. Loro al Louvre possono mostrare la Gioconda, ma l'ha fatta un italiano ed è finita a Parigi per la nostra ingenuità. Sbandieravano Brigitte Bardot, la divina BB, ma noi potevamo opporre Sophia Loren e Gina Lollobrigida. E Claudio Villa aveva più fans di Charles Aznavour, che tra l'altro è diventando famoso cantando Venezia. Non abbiamo la erre ammosciata, ma ci facciamo capire meglio. Eppoi vuoi mettere il Colosseo con la Torre Eiffel? Senza contare che oggi le opere più famose le ha firmate un italiano, un genovese, Renzo Piano.
Insomma la loro grandeur, il loro senso di superiorità non ci è mai andato a genio.
Ora a Parigi i pazzi di Allah hanno sparato all'impazzata (e tra i morti c'è anche un'italiana, chiamata alla Sorbona) e noi abbiamo espresso il nostro cordoglio in maniera esagerata: Marsigliese e bandiere bianco, rosse e blu. I cugini (odiati) sono diventati fratelli (amati). Forse abbiamo esagerato con la retorica.
Elio Domeniconi