Rossi 40 anni dopo De Martini
A leggere l'appello del senatore della Repubblica Maurizio Rossi. Le risposte che personaggi della (cosiddetta)
Genova che conta gli mandano tramite Primocanale. I comunicati stampa che la bravissima Jessica Nicolini ci manda per conto del Governatore Giovanni Toti. Mi viene francamente da ridere. Se non da piangere.
Questi signori scoprono l'acqua calda. Il dramma dei pendolari della linea Genova-Milano esistevano già 40 anni fa. I treni, anche rapidi, arrivavano sempre in ritardo. A Rogoredo si stava fermi in media dieci minuti, in attesa che alla Centrale decidessero su quale binario dirottare il treno che ci portava al lavoro. E fortuna che quando lavoravo al "Guerin sportivo" mi bastava attraversare la strada ed ero in redazione. Ma quando ero a "Oggi" dopo il treno dovevo prendere due metrò per arrivare alla Rizzoli di Crescenzago.
Alla domenica notte, se non volevo restare a Milano perché tanto non avrei dormito, carico com'ero di caffè e di adrenalina, pigliavo un treno che partiva all'una e arrivava a Genova alle 5 e mezzo del mattino, dopo aver caricato lungo il percorso le prostitute che a Principe trovavano ad attenderle i rispettivi papponi pronti a farsi consegnare l'incasso.
Quasi 40 anni fa avevo conosciuto l'ing. Luigi De Martini, padre della Susy, della Gaby, ecc ecc. Tutti lo chiamavano Gigetto. Era un geniaccio. Ci invitava a pranzo nell'albergo che aveva ai Piani di Praglia. Raccontava barzellette. Ci divertivamo. Una sera, dovendo parlare di cose serie, andammo a cena in un ristorante di Genova. Lo accompagnava l'amico comune Lazzaro Del Prete. Con me c’era il grande Francesco Leoni che doveva fotografare il progetto.
Scrissi un'intera pagina su "Il Lavoro". Perché il progetto era interessante. Ora hanno inventato il Terzo Valico. L'ing. De Martini pensava a un treno-navetta, come quello che a Londra collega l'aeroporto di Gatwick con la Victoria Station. Un po' in superficie e un po' sottoterra (dove ci sono le gallerie). Da Piazza della Vittoria a Piazza del Duomo. 120 km da percorrere in 40 minuti. Nemmeno ad alta velocità, si direbbe oggi.
Con una comodità del genere, chissà quanti milanesi sarebbero venuti ad abitare a Genova. Il lavoro a Milano e il mare a Genova. 40 anni dopo il senatore Maurizio Rossi scopre che Genova è isolata. E il Governatore Giovanni Toti annuncia che ne parlerà con il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Viene da ridere, anzi da piangere.
Elio Domeniconi