Passata di spugna su Rimborsopoli?
I 5 Stelle contro la sanatoria per le Spese pazze.
Qualcuno ricorda lo scandalo Spese pazze in Regione Liguria? Per mesi non si è parlato d’altro. Ostriche a Nizza, i-Pad, viaggi, mutande: in primavera l’inchiesta si era chiusa con 27 indagati, per un totale di 750mila euro di rimborsi non dovuti tra il 2010 e il 2012.
Tocca alla magistratura stabilire eventuali responsabilità e condotte illegittime. Ma intano la vecchia politica dei partiti è già all'opera per mettersi preventivamente al riparo, ritratta a guscio (ancora una volta) per proteggere se stessa...
Da Roma è pronta ad arrivare una passata di spugna su Rimborsopoli! In Senato i verdiniani del gruppo Ala – quello dei fini dicitori D’Anna e Barani – stanno tentando di inserire nella legge di Stabilità una sanatoria con la Corte dei Conti per gli amministratori locali e i consiglieri regionali alle prese con guai giudiziari per danno erariale.
L’emendamento in questione - primo firmatario Compagnone - proroga di tre anni, fino a marzo 2016 (la scadenza era fissata a marzo 2013) per presentare la richiesta di definizione agevolata in appello dei giudizi di responsabilità per danni erariali. Nelle intenzioni dei firmatari, la sanatoria verrebbe estesa anche ai giudizi per i quali “pendono ancora i termini per esperire il giudizio di revocazione”.
Cosa vuol dire tutto ciò? Non solo si tenta di limitare il regolare operato della magistratura, cosa già di per sé allarmante. Ma Compagnone va oltre, offrendo ai rinviati a giudizio per gravi danni alle casse dello Stato una scappatoia per evitare le sentenze definitive di condanna e uscire puliti come gigli di campo agli occhi del pubblico.
Sarà un caso, ma tra i firmatari dell’emendamento c’è anche quel Lucio Barani deferito alla Corte dei Conti per danno erariale di quasi 2 milioni di euro, ai tempi in cui era sindaco di Aulla... Coincidenze!?
Trasposto alle nostre latitudini, significa un bagno purificatore "ad castam" su tutti i protagonisti dello scandalo Spese pazze, che in un colpo solo avrebbero una carta in più da giocare in tribunale e potrebbero poi uscirne lindi e impuniti. Tra loro, ci sono anche 3 esponenti dell’attuale maggioranza in Regione: Matteo Rosso (Fratelli d’Italia), il presidente del consiglio Francesco Bruzzone e l’assessore allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi (Lega Nord). Lo stesso Rixi che pochi mesi fa esclamava tronfio: “Se mi condannano, lascio la Regione”.
I nostri portavoce in Parlamento, la capogruppo alla Camera Elisa Bulgarelli e il questore del Senato Laura Bottici, denunciano a gran voce il fatto. Tutto il MoVimento 5 Stelle si sta adoperando affinché questa manovra non passi sotto silenzio e soprattutto non sia approvata, concedendo ancora una volta una scappatoia per i professionisti della politica. Quella vecchia. Quella che non ci piace più.
Alice Salvatore
(portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria)