La diarchia Sorci-Menini
A Palazzo Tursi gli addetti ai lavori non riescono ancora a capire cosa intende fare la dottoressa Menini.
Era dirigente capo dell'ufficio stampa. Era stata l'unica dirigente bocciata nelle pagelle interne. Poi il sindaco Marco Doria l'aveva declassata ad addetto stampa del presidente del Consiglio Giorgio Guerello e l'aveva sostituita da Massimo Sorci prelevato da Palazzo Ducale.
Dopo le ferie e un infortunio (frattura di un piede) la mitica Menini è tornata al lavoro. Ma non si limita a seguire le conferenze stampa relative al consiglio comunale (durante la sua lunga assenza il lavoro era stato svolto dalla bravissima Silvia Stefani) va a seguire anche quelle della giunta, come faceva prima di essere declassata. E a queste conferenze stampa spesso partecipa anche Massimo Sorci, come è suo diritto-dovere.
Si crea quindi un'imbarazzante diarchia. Sorci vive e lascia vivere. La Menini continua il suo lavoro di prima, come se niente fosse successo. Anche perché nell'organigramma del Comune di Genova la carica di addetto stampa del presidente del Consiglio non esiste. Insomma una comica. Una delle tante che vanno in scena a Palazzo Tursi.