La visita di Russo ha deluso
Al di là delle dichiarazioni di facciata, a Genova3000 risulta che i rappresentanti delle varie categorie dello shipping
siano rimasti delusi dalla visita del giovane funzionario dei Trasporti Ivano Russo.
Gli operatori portuali credevano che quello che è considerato il braccio destro del ministro Graziano Delrio arrivasse a Genova con proposte concrete. Cioè che dicesse: vogliamo fare questo e questo. Invece niente. Il bravo Russo si è limitato ad ascoltare le varie categorie.
Sul "Secolo XIX" il bravo Matteo Dell'Antico ha dovuto barcamenarsi (su "Repubblica" la visita di Russo è stata ignorata, forse perché il redattore economico Massimo Minella era impegnato al "Gaslini"). Comunque si è capito una cosa: di decreto non si parla più. L'inviato del ministro ha parlato invece della nuova legge portuale "che dovrebbe essere discussa in Parlamento entro poche settimane". E questa frase agli esperti dell'ambiente è sembrata una colossale presa in giro.
Tutti sanno benissimo come vanno le cose in Parlamento, per l'approvazione di una legge ci vogliono anni, altro che settimane. Una legge sui porti era già stata presentata nella passata legislatura. Era già stata approvata dal Senato ma non era passata alla Camera perché, nel frattempo, si era interrotta la legislatura. E siccome c'erano state varie modifiche l'iter deve ricominciare da capo. Cioè da zero.
Parlare quindi di poche settimane, significa, quindi prendere in giro la gente.
Ha detto bene Gilberto Danesi, amministratore delegato del terminal Vte: "I temi "caldi" sono stati quelli delle grandi opere, delle concessioni e della governance, tutte questioni note in città e sulle quali stiamo discutendo da anni".
Appunto: e questo zelante Ivano Russo è venuto da Roma (per conto del ministro Graziano Delrio) a raccontarci che risolveranno tutto in poche settimane. Come se i genovesi credessero alla favola dell'asino che vola....