Perche' don Farinella e' stato condannato
Scoop di Diego Pistacchi sul "Giornale della Liguria". E' riuscito ad avere in esclusiva le motivazioni della sentenza
che ha condannato il parroco di San Torpete don Paolo Farinella per aver offeso la reputazione del dottor Pierluigi Vinai (brillantemente tutelato dall'avv. Mario David Mascia) quando era il candidato sindaco del Pdl e oggi è segretario generale dell'Anci, nonché neosegretario generale del Consiglio delle Autonomie locali.
Il giudice Alessandra Vagnola nelle motivazioni ha scritto tra l'altro:
"La persona offesa è definita peccatore (pubblicamente e da un sacerdote) sostanzialmente per essersi candidato con il Popolo delle Libertà, che in allora rappresentava un ampio cartello del centrodestra. Qui il giudizio è più che un'opinione, esprime una certezza pacifica, sorprendente, apparentemente ingenua (nessuno pensa che i 10 milioni di elettori di centrodestra pecchino ogni volta che si recano alle urne), ma in realtà ancora una volta subdola in quanto taccia di immoralità per la mera adesione a un movimento politico".
"Quando i voti di Vinai vengono definiti espressione di un sistema corruttivo e malavitoso, non è in gioco l'equivoco tra storia personale e adesione politica. Qui vi è un'affermazione non di un'opinione ma di mero fatto del tutto assimilabile a una cronaca".
"Vinai, incensurato, con importanti compiti nel sistema economico e bancario regionale, con un'onorevole vita pubblica" non può meritare quello che non può essere definito "un mero insulto stampato".
Secondo il giudice Alessandra Vignola, quindi, don Paolo Farinella non può dire quello che vuole solo perché parla da un pulpito. Anzi la toga da prete dovrebbe indurlo ad essere più "cristiano".