Il futuro dei Magazzini del Sale
A nome dei residenti di via Sampierdarena, piazza del Monastero, via Della Cella, via Bombrini, via Giovannetti
che hanno sottoscritto in questi anni decine di petizioni, chiedo anche grazie al recente passaggio di consegne dal Demanio al Comune, di quelli che storicamente sono noti come Magazzini del Sale, edificio storico nel quale oltre che alla Bocciofila Bottino, è sito abusivamente il Centro Sociale Zapata, che da un lato attraverso associazioni satellite sempre site all'interno dell'immobile storico percepiscono quattrini, per non meglio precisate attività educative vedi gli "educatori di strada" dell'Associazione Macaia membro insieme ad ARCI della rete Let del Centro Ovest, dall'altro organizzano concerti di dubbio gusto, vendendo alcol in barba all'ordinanza del Comune, organizzando feste del raccolto e della semina dei semi della marijuana utilizzando immagini blasfeme della cristianità, mentre tutti i giovedì sera non si contano i giovani presenti ai corsi di autodifesa, dove in realtà viene insegnato come aggredire a detta loro "gli sbirri" in situazione di manifestazione. Vi furono anche articoli di giornali locali che dimostrarono gli allacci abusivi delle utenze, vedi Enel prima con la bocciofila e poi con il palazzo del Municipio Centro Ovest, attivo anche tutt'ora mediante collegamento via cavo posticcio e penzolante tra le due facciate.
Diverse associazioni, in più occasioni in questi anni, hanno manifestato interesse per lo spazio occupato dallo Zapata, al fine di crearvi all' interno un museo della storia del mare a Sampierdarena.
A prescindere dalle finalità, i sampierdarenesi e i genovesi vogliono che questo spazio torni quanto prima alla cittadinanza, fruibile da tutti, individuando contestualmente un nuovo spazio per lo Zapata al fuori del tessuto cittadino genovese, dove i giovani anarchici possano riunirsi senza creare disagi alla quiete dei quartieri.
Davide Rossi
(Lega Nord-Municipio)