Il pensiero di Antonella Cerchi
La dottoressa Antonella Cerchi, ex pasionaria del PD e addetta stampa del prof. Ezio Armando Capurro
alle ultime Regionali, ci ha inviato questa lettera per far conoscere il suo pensiero.
Caro Elio,
con mia grande sorpresa, nel tuo pezzo di ieri, mi sono ritrovata coinvolta in una situazione antipatica in cui non ho nessun ruolo.
Mi riferisco alla querelle Carlo Bagnasco/Capurro. E’ pur vero che nel dialogo con te mi sono detta sconcertata, ma, come ben sai, è la politica rapallese a sconcertarmi non ciò che scrive Capurro.
Di Capurro seguo la sua legittima azione di opposizione e, questo gliel’ho sempre invidiato, il suo tempo e determinazione che pone nel suo agire.
Ormai da “ex pasionaria”, come d’abitudine mi appelli, so perfettamente che questo è il modo di fare opposizione, puntuale, precisa e continua. Nel periodo in cui fui Consigliera Comunale mai fui tenera, mai assente sui problemi e quindi non posso che condividere l’azione pressante del consigliere Capurro.
Per non farmi venire il magone e la rabbia seguo solo occasionalmente i vari gruppi, le discussioni sui social; troppa la disinformazione le parole sbrodolate di alcuni che pensano di fare la storia dietro una tastiera che spesso vomita insulti, ignoranza, maleducazione.
La cosa che mi sconcerta, ripeto, è che la dialettica politica a Rapallo sia intesa da qualcuno come un’eterna faida familiare. Ritengo che una grande città come Rapallo, con gli annosi problemi mai risolti, le inefficienze di alcuni ad essere all’altezza del compito, non dovrebbe neanche dare il tempo di una telefonata ad un cronista se non per annunciare grandi progetti, grandi notizie e non un pissypissy da cortile.
Caro Elio, mi conosci da tanto tempo, conosci la mia storia (in realtà devo ancora chiarirti perché sono entrata nel PD!!) e sai perché mi sono allontanata dalla politica rapallese. Non mi dedico solo a gatti e fiori, ovviamente, ma per quanto mi riguarda le soddisfazioni che mi danno sono più appaganti della melma in cui Rapallo affoga di giorno in giorno.
Con affetto
Antonella