La battaglia dell'inceneritore
Dove si farà il nuovo inceneritore? Il Ministero dell'Ambiente (Gian Luca Galletti) ha scritto in un decreto:
"La Liguria è stata individuata per l'allocazione di un impianto di incenerimento con una capacità di trattamento non inferiore a 150 mila tonnellate l'anno!
Il Governatore Giovanni Toti dovrà andare a Roma mercoledì prossimo a esprimersi nella conferenza Stato-Regioni. L'assessore regionale Giacomo Giampedrone ha anticipato: "Non se ne parla nemmeno", tutti sono contrari all'ipotesi di un impianto a caldo. Il "Secolo XIX" ha già presentato il progetto di un nuovo inceneritore a Scarpino. Ma Genova3000.it è in grado di rivelare che a Roma stanno cercando di mettere in difficoltà la Regione Liguria ora guidata dal centro destra. Poi si ricorda che in campagna elettorale Toti aveva dichiarato di non essere contrario alla necessità di un termo valorizzatore.
Non solo. Qualcuno, sempre a Roma, ha lanciato l'idea di optare per la Val Fontanabuona dove c'è già la discarica del Rio Marsaglia, un'ampia discarica dove confluiscono i rifiuti del Levante.
Il Rio Marsaglia è nella zona Bargaglia-Lumarzo-Uscio,un'ampia zona disabitata, tra boschi e cinghiali.
Perché è (a quanto ci risulta) la sinistra a suggerire la Fontanabuona? Perché quando ci sono le elezioni nella Fontanabuona vince il centrodestra. Ma se il centrodestra facesse l'inceneritore in Fontanabuona, la Fontanabuona potrebbe votare per il centrosinistra.
Gli amici però hanno già messo in guardia Giovanni Toti perché non cada nella trappola del centrosinistra. Quindi, niente Fontanabuona.