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Borsino dei trombati

Raffaella Paita

Gli errori più gravi commessi dai "trombati" alle Regionali secondo i lettori di Genova3000.it

 

1-RAFFAELLA PAITA
Ha perso per la sua incoerenza. Prima si è presentata come una creatura di Claudio Burlando. Poi l'ha ripudiato sapendo che non avrebbero votato per lei quelli che volevano porre fine al burlandismo. Il suo carattere ha fatto il resto. Troppi nemici.

2-MARCO MELGRATI
E' rimasto fuori pur essendo risultato il terzo nella classifica delle preferenze. Quando Giovanni Toti ha annunciato l'inserimento di Angelo Vaccarezza, l'ex sindaco di Alassio avrebbe dovuto dire: va bene, ma tu mi inserisci nel listino. Non l'ha fatto, errore gravissimo.

3-LILLI LAURO
La capogruppo in Comune era convinta che l'appoggio (persino esagerato) di Sandro Biasotti le sarebbe bastato per entrare in Regione. Se non avesse trattato Guido Grillo da badante, l'unico consigliere che è rimasto non avrebbe appoggiato Claudio Muzio. E lei avrebbe vinto.

4-RAFFAELLA DELLA BIANCA
Presentandosi come indipendente, doveva capire che sarebbe stata considerata un corpo estraneo. Ha portato voti a Forza Italia e non ne ha ricevuto alcun beneficio. Si era illusa che l'appoggio personale di Gianluca Buccilli  potesse bastarle.

5-LUIGI MORGILLO
Sembra quasi che l'inventore di Liguria Libera abbia voluto perdere apposta. Era stato il primo interpellato da Giovanni Toti. Se avesse accettato (come suggeriva la logica) oggi sarebbe anche lui sul carro dei vincitori. Invece ha preferito affondare Liguria Libera.

6-ENRICO MUSSO
Errore di presunzione. Avallato la decisione di Morgillo di andare da soli (per un suicidio di massa). Avesse propiziato l'appoggio al centro destra Giovanni Toti come minimo l'avrebbe inserito nel Listino. Così sarebbe in Regione. Mentre deve restare in Comune.

7-MAURIZIO TORTEROLO
Era il capogruppo della Lega in Regione, ora non è più nessuno. Ha sicuramente esagerato con gli scontrini del ristorante "Il Quadrifoglio" di Carcare. Ma ha salvato gli altri. Ha accettato di fare l'agnello sacrificale senza chiedere nulla in cambio. Troppo buono.

8-ENRICO VESCO
Si era fatto apprezzare come assessore ai trasporti. Ma dopo essersi unito a una giornalista del Giornale di Berlusconi, ha ripudiato i suoi vecchi amici della falce e martello e si è presentato come sostenitore di Raffaella Paita. Trombatura inevitabile.

9-LORENZO PELLERANO
Una campagna elettorale perfetta, ma nella lista sbagliata. Come poteva pensare di tornare in Regione con la lista Liguria Libera. Che aveva deciso di andare da sola, sicura di avere una grande credibilità. Ma non ci credeva neppure Morgillo. Che si è divertito alle spalle degli altri.

10-ARMANDO EZIO CAPURRO
Aveva promesso di ritirarsi dalla politica invece continua a divertirsi a punzecchiare il sindaco di Rapallo Calo Bagnasco (che se ne infischia). Sarebbe potuto tornare in Regione solo se si fosse affidato esclusivamente ad Antonella Cerchi. Ha preferito assoldare una pletora di collaboratori. Che non si sono certo dannati per farlo vincere. Anzi.

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