La Della Bianca dovra' rassegnarsi
Raffaella Della Bianca
Il rinvio a giudizio è stata una brutta tegola per l'ingegner Raffaella Della Bianca. Proprio non se l'aspettava.
Raccontava che era andata in bigiotteria a scegliere i regali di Natale, perché gliel'aveva chiesto Luigi Morgillo, che contava sul suo buongusto al femminile. La fattura era stata inviata in Regione e firmata dal capogruppo Matteo Rosso. Aveva addirittura minacciato querele contro chi aveva avuto l'ardire di inserirla nello scandalo delle spese pazze.
Alle ultime elezioni non era stata rieletta nel Consiglio Regionale ma, avendo contribuito (e notevolmente) alla vittoria di Giovanni Toti, era sicura di ricevere una carica. Si racconta che Stefania Craxi aveva perorato la sua causa anche presso Berlusconi, che ovviamente aveva girato la domanda a Toti.
Purtroppo la tesi della Della Bianca non è stata accettata dai magistrati e anche lei andrà a processo. Così adesso Toti ha l'alibi pronto: la Della Bianca, essendo stata rinviata a giudizio, non può avere cariche.
Così scompare dalla scena una protagonista della vita politica tra le più preparate. Dovrà tornare a vendere macchine (Autosalone Aurelia). Paga a caro prezzo la scelta di quelle maledette collanine.
